Protezionismo. Relazione Ue “Barriere 2017 su commercio e investimenti”.
30 Giugno 2017 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Analisi/Opinioni, Commercio, Cronaca, Economia, Estera, Globalizzazione, Nazionale, Politica |
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I principali ostacoli all’export della Ue frapposti da paesi del G20
BRUXELLES – Il rapporto della Commissione europea sui dazi doganali rivela che i dieci paesi con il maggior numero di barriere commerciali ancora in vigore rientrano tutti nel gruppo del G20 (formato dagli stati del G8: Stati Uniti, Giappone, Germania, Francia, Gran Bretagna, Italia, Canada, Russia cui si aggiungono Cina, Brasile, India, Australia, Messico, Corea del Sud, Indonesia, Turchia, Arabia saudita, Argentina, Sudafrica, Unione europea (esclusi Germania, Francia, Gran Bretagna e Italia).
Il paese più protezionista è la Russia con 33 barriere commerciali e d’investimento, seguita da Brasile, Cina e India con 23 misure ciascuno. Seguono Indonesia (17), Corea del Sud (17), Argentina (16), Stati Uniti (16), Turchia (15), Australia (13), Thailandia (11), Vietnam (11), Cile (10) e Messico (10).
Nel 2016: immesse 36 nuove barriere in 21 paesi membri
Nei rapporti commerciali e d’investimento è ancora la Russia il paese più protezionista con sei nuove barriere elevate nel 2016. Segue l’India con cinque misure, confermando le tendenze già identificate nell’edizione 2015 del Tibr (indice Nasdaq) giornaliero. Oltre a Russia e India, l’anno scorso hanno elevato nuovi ostacoli pure Svizzera (3), Algeria, Cina, Egitto e Turchia (2 per ognuno). Le restanti 14 misure protezionistiche sono state registrate per altri singoli paesi terzi.
O.T.R.