Grande emozione per l’anniversario dell’Anc
| 16 Giugno 2017 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Associazioni, Bianca, Cronaca, Cultura, Cultura Locale, Difesa, Eventi, Impegno civile, Volontariato |
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ARESE – “La memoria del patriota Carlo Pellegrino è degna di ogni lode”. Così qualche anno fa Giorgio Diamantidis, comandante dei Commandos delle Truppe Alleate in Medio Oriente, ricordava Carlo Pellegrino, classe 1896, che iniziando da carabiniere semplice nell’Arma diventò sottufficiale ufficiale maggiore distinguendosi per valore e meriti. Come quando nella Seconda Guerra Mondiale, a Rodi, in qualità di questore, salvò la vita a decine di ebrei o quando dopo l’8 settembre 1943 evitò che molti civili, militari ed ufficiali italiani venissero deportati. Prima ancora, tra il 1929 e il 1931 si era distinto a Termini Imerese per la lotta alla mafia, mentre dopo il conflitto, tra il 1947 e il 1952, nel dirigere il comando di Cerignola si distinse per equilibrio e per fermezza nel perseguire la criminalità in un periodo piuttosto burrascoso. Cittadino aresino, nel 1988 l’Amministrazione di allora lo insignì della medaglia d’oro per “una vita dedicata alle istituzioni”.
A Carlo Pellegrino è intitolata la sezione cittadina dell’Associazione Nazionale carabinieri da lui fondata insieme ai marescialli maggiori Mario Ferrari, Vito Iandiorio e Antonio De Lorenzis il 15 maggio 1987 e di cui venerdì scorso se n’è ricordato l’anniversario al centro civico “Agorà”. Presenti le autorità regionali e territoriali dell’Arma, quelle cittadine e quelle ecclesiastiche della città.
“Per la riuscita di questa manifestazione – ha detto il presidente della sezione De Lorenzis nel suo discorso introduttivo ai festeggiamenti – ho avuto la collaborazione di tutto il personale di Arese e in particolare delle signore Natascia Sessa e Anna Rigolfi, che ringrazio. Ma debbo ringraziare anche i nostri soci che si sono prodigati molto e il maresciallo Riccardo Tora che, al comando della stazione dei carabinieri di Arese, ci è stato vicino in tutto il percorso fin dall’inizio”. De Lorenzis è poi passato a ringraziare i sindaci di Arese, Pogliano Milanese e Bollate (quest’ultimo presente anche in rappresentanza di Città Metropolitana) e i generali dell’Arma Nazareno Giovanelli e Antonio Serva, rispettivamente attuale e precedente ispettore regionale Anc della Lombardia, il capitano della sezione carabinieri di Rho Simone Mosella nonché i marescialli Ferrari e Iandorio e Giovanni Pellegrino (figlio di Carlo) e gli alpini aresini, l’altra arma presente sul territorio.
In tema di sicurezza, l’associazione Anc supporta carabinieri e polizia municipale con il proprio “Nucleo di Fatto” formato da volontari dell’Arma, che con indosso un’uniforme sociale, svolgono servizio di pattugliamento il sabato nella zona del mercato settimanale e nei parchi cittadini. Osservano e segnalano alle forze dell’ordine eventuali persone sospette e, nel caso, i reati che si stanno compiendo.
Un occhio di riguardo è verso i bambini. Per loro gli uomini di De Lorenzis prestano servizio davanti ai plessi scolastici e affiancano e aiutano gli attraversamenti del “Pedibus”, l’allegra compagnia di genitori e alunni che si recano a scuola percorrendo a piedi un tragitto prestabilito fino ad arrivare a destinazione. Il Nucleo si attiva inoltre in caso di emergenze come lo sgombero dalle strade di alberi caduti o lo sbarramento di taluni accessi alla città del traffico parassita durante giornate 
particolarmente trafficate.
Uno spezzone di questapreziosa opera di supporto è stato mostrato in un filmato montato ad hoc in occasione dei trent’anni della sezione. Una preziosa opera che il comandante della stazione dei carabinieri di Arese Riccardo Tora ha voluto sottolineare consegnando nelle mani del presidente De Lorenzis una targa ricordo dedicata alla sezione aresina dell’Anc.
De Lorenzis, a sua volta, ha omaggiato le autorità presenti con una statuetta raffigurante l’Arma.
Il concerto della Banda Anc, diretta dal maestro maresciallo Andrea Bagnolo, ha chiuso infine i festeggiamenti.
Ombretta T. Rinieri
Il Notiziario, 16 giugno 2017 – pag. 70
