Riapre la “Casetta dei cuccioli”
11 Aprile 2017 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Bianca, Cronaca, Locale, Politica, Sociale |
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ARESE – (o.t.r.) – Riaprirà a settembre la "La Casetta dei cuccioli" di via Ferrari dedicata alla prima infanzia. La decisione presa dall’amministrazione comunale dopo un sondaggio condotto nel 2016 fra le famiglie del territorio da cui è emerso un bisogno di maggiore flessibilità dell’asilo nido per una migliore conciliazione dei tempi di vita e lavoro.
Quattro le aree di bisogno individuate: 1) modi e tempi diversi di cura dei bambini (rispetto a quella domiciliare o presso asilo nido; 2) promozione del benessere psico-fisico familiare (dei genitori e dei diversi “caregiver”; 3) sostegno informativo ed educativo alla genitorialità; 4) relazione/socializzazione sia tra adulti e bambini sia tra soli adulti.
La Casetta dei cuccioli, aperta negli anni di mandato della giunta Perferi con l’allora assessore ai servizi sociali Maria Turconi, è stata attiva fino al 2013 come asilo nido con dieci posti convenzionati in aggiunta a quelli disponibili nel nido comunale di via Matteotti. A seguito del calo demografico la giunta Palestra ne aveva sospeso la convenzione. Tuttavia il crescente bisogno di servizi che il nido comunale non è in grado di fornire ha portato l’amministrazione a ripensare a come convertire uno spazio comunale come la Casetta dei cuccioli in uno spazio dedicato in senso più ampio ai bambini sino a 3 anni, alla genitorialità e a chi si prende cura tutti giorni dei bambini.
“I tempi cambiano e con essi le esigenze delle famiglie – hanno motivato con un comunicato stampa la decisione il sindaco Michela Palestra e l’assessore Eleonora Gonnella – e come amministrazione sentiamo il dovere di restare al passo e adoperarci per fornire servizi adeguati alle nuove esigenze”.
Il comune darà in concessione alla Casetta dei cuccioli il servizio di attività integrative e sperimentali per la prima infanzia presso la struttura di via Ferrari, puntando a garantire una buona qualità del servizio e delle attività, una flessibilità organizzativa e di offerta e la possibilità per il Comune di definire e controllare gli elementi essenziali della concessione come l'apertura settimanale minima (compresa la domenica), l'apertura nel mese di luglio, la presenza di personale qualificato per le attività socio-educative e di supporto.