La “Residenza Sansovino” è diversa dalla “Città degli Alberi”
15 Luglio 2016 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Ambiente, Analisi/Opinioni, Area Metropolitana, Cancerogeni, Cittadini, Cronaca, Edilizia, Inquinamento, Territorio |
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ARESE – Dopo giorni di polemica, sul web non scherza più nessuno. “Si ok va bene – risponde Levy ai detrattori – ma fatevi una vita in vece di commentare cose che non si conoscono…”, diventando un caso di comunicazione digitale “Anzi di educazione digitale – pensa Roberto Agosta che gli dice – poiché il tuo modo di fare va contro consuetudini dei social…Per quanto riguarda la Residenza Sansovino detta anche “Città degli alberi”, mi sembra di notare come tu sia l’unico ottimista…accetto il fatto che tu dica che bisogna attendere la fine per giudicare. Permettimi il fatto, che si possa anche giudicare in corso d’opera…e da quello che Tutti noi vediamo le strutture fin qua erette…sono molto discutibili e nemmeno lontanamente simili a quelle presenti sulla brochure del costruttore (o di chi gestisce i fondi speculativi immobiliari ad esso collegati). Hanno tolto le impalcature, evidentemente le dovranno rimontare per attaccare i frangivista in legno? Tecnicamente tu saprai come avverrà l’operazione…ma credimi, nemmeno i geometri del Comune
ne sanno qualcosa di più di quel che si vede. Si vede tanto asfalto, verrà costruita anche la caserma dei carabinieri e hanno sbagliato a fare già la viabilità interna. Le finestre e i balconi sono piccoli e inutili come quelli dei palazzoni anni ’70 di Milano. Costruire 6 piani ad Arese non si vedeva almeno da 40 anni…e trovare piante (migliaia come recita la brochure) che coprano queste torri non sarà facile, poi ci sarà il laghetto...e tutto questo (o gran parte di esso) dovrà essere pronto per quest’ inverno. Direi che, e non sono l’unico, ad asserire che sembra un progetto ed una realizzazione sbagliata per Arese. Tu sei liberissimo di pensarla diversamente, ma sei pregato di non “offendere” le persone che dubitano della “Città dei Tralicci…ops Alberi).
Levy spiega: “ …la residenza Sansovino si chiama così perché …è in edilizia convenzionata mentre la “Città degli alberi” è la residenza in edilizia libera che faranno nei prossimi anni…comunque sui disegni è disegnata la “Città degli alberi” e non la Residenza Sansovino… le impalcature costano per tenerle su perché non sono di proprietà ma in affitto…i
frangisole si mettono dai balconi e non dalle impalcature e non è legno vero ma in parte effetto legno e in parte acciaio…sbagliato a fare la viabilità interna per quale ragione?? Ma sei salito in casa per vedere i balconi piccoli? Guarda che io sono andato due volte a vedere casa nostra che abbiamo comprato là e dire che sono piccoli e inutili forse non sai come costruiscono oggi!… costruire sei piani ad Arese siamo d’accordo ma non è Arese centro ma un po’ più defilato… non devono coprire le palazzine le piante ma rendere il quartiere molto grazioso…tutti i cantieri fanno ritardo soprattutto quelli grossi come questo…quest’inverno inizieranno a consegnare gli appartamenti ma non sarà finito il parco perché le piantumazioni inizieranno in primavera…nessuno dovrebbe commentare sui social qualcosa che non si conosce…non è il luogo adatto... si fa pubblicità sbagliata...poi per quale motivo?”.
“Hanno venduto un prodotto con mille riserve – sottolinea Sabatino Lacerenza -e fatto cambiamenti in corsa lavori oltretutto la pubblicità mostra una abitazione con facciate diverse …guarda caso son geometra..”. E’ la volta di Levy: “…. geometra lo sono anch’io e mi occupo di strutture…”. “Allora hai visionato il progetto? – gli chiede Lacerenza – conosci il progetto iniziale? conosci la storia di quelle palazzine? io si e molto bene. Sai che doveva avere meno piani?”.
Ormai è una disputa. “Sì – dice Levy – il progetto è del 2009…lo conosco bene…ho comprato lì ed essendo pure geometra mi intendo di strutture e so benissimo di cosa si tratta…tu piuttosto hai visto il progetto ora? Sai come verranno le strutture finite? Se hanno fatto più piani vuol dire che il prg del comune prevedeva che si potessero fare anche sei piani…”.
“Ti sbagli proprio – asserisce Lacerenza – leggi i progetti iniziali e scoprirai le differenze”.
A questo punto a Levy sorge un sospetto: “Lavori in comune?”.
La domanda cade nel vuoto, mentre il resto del gruppo social riprende con i commenti negativi: “Sembra un ospedale – dice Cristian Zanforlin”. “Progetto nuovo carcere ad Arese. Aspettiamo i clandestini?” scherza amaro Franco Pans”.
Antonio Vatrella ha tutta una sua filosofia:“…Io ho già commentato che (queste costruzioni, ndr) sono né più né meno come tanti palazzi a sei piani di città, ma almeno con intorno alberi e laghetto. E’ vero che non rispettano i canoni con cui è stata costruita Arese negli ultimi anni, ma per fortuna sono nella zona industriale e tra capannoni industriali, discarica e tralicci della luce non sfigureranno….Affermate che non saranno vendute, ma questi saranno problemi del costruttore…Sapete se il verde ed il laghetto saranno condominiali (lo spero)? Se sarà così, oltre ad aver comprato case “brutte”, in una zona industriale, con discarica e tralicci, avranno anche un bel po’ di spese condominiali. Ma questo sarà un problema loro che non dovrebbe interessare noi”.
Ombretta T. Rinieri
Pezzo completo dell’articolo pubblicato su: Il Notiziario del 15 luglio 2016 a pag.65