I Nas visitano la Gallazzi Vismara: “Al momento non rilevate criticità”
2 Giugno 2016 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Bianca, Cronaca, Sanitaria, Sociale |
Commenti disabilitati
|
Eliminata la Commissione Parenti. Nasce il Glim. I timori delle famiglie
ARESE – Domenica 29 maggio il Nucleo Antisofisticazione dei carabinieri di Milano ha visitato la rsa Gallazzi Vismara. Il comando, pur mantenendo il riserbo sui motivi dell’uscita, ha comunque informato che “al momento, dai controlli effettuati, non sono emerse criticità. Anche se le indagini possono sempre essere suscettibili di possibili sviluppi”. Con una nota ai parenti, martedì il direttore generale Luigi Leone ha a sua volta informato l’utenza dell’ispezione igienico-sanitaria dichiarando che “dal verbale e dal colloquio intercorso con i referenti della struttura non sono emerse osservazioni”. Del resto molti dei parenti presenti in struttura domenica erano già a conoscenza della visita dei Nas e si attendevano delle spiegazioni da parte della dirigenza sulle risultanze dell’ispezione.
Controlli e ispezioni visti con favore da molte famiglie, soprattutto ora che la Commissione Parenti, decaduta nel giugno 2015, non è stata più rinnovata. Da quest’anno, con una comunicazione del 19 aprile, i parenti sono invitati a partecipare al Glim (Gruppo misto di lavoro ospiti e parenti).
Glim – Gruppo misto di lavoro ospiti e parenti
Il Glim non piace a molte famiglie: “Ci hanno sempre detto – spiegano diversi parenti – di non parlare mai con gli amministratori e con il personale per segnalare i disservizi, ma direttamente con la direzione. E ora dovremmo andare a parlare con un organismo coordinato da un rappresentante di tutti i dipendenti dell’azienda che opererà in accordo (pare sia già noto) con un rappresentante della cooperativa Kcs che gestisce i servizi di assistenza. Come faremo a dire, mettiamo per ipotesi, che quell’asa non portato l’anziano in bagno quando l’ospite glielo ha chiesto? O che non gli ha cambiato il patello? O che non lo porta giù nel salone? O che il cibo è carente? Non le pare che vi sia una commistione tra controllore e controllato? Chi si fida a dire più qualcosa? Avendo lì i nostri anziani ci viene il timore di esporci!”.
Stando al regolamento, il Glim si compone di nove membri, ma entra in funzione anche solo con cinque. Sono eleggibili quattro parenti dei ricoverati per ognuno dei tre piani e di quello del nucleo Alzheimer, due anziani autosufficienti (un uomo e una donna), un rappresentante dei volontari attivi nella rsa e, come già detto, “un rappresentante dei dipendenti dell’Azienda che operano presso la rsa o presso il Cdi” e “un rappresentante dell’operatore (oggi la Kcs) che gestisce le attività assistenziali presso l’Azienda”.
Il punto 2 dell’articolo 3 sulla composizione recita inoltre: “Il rappresentante dei dipendenti dell’Azienda svolgerà il ruolo di coordinatore del Glim e svolgerà azione di collegamento con la Direzione Generale”. La percezione, in effetti, è quella di un filtro tra i parenti degli anziani e la direzione generale.
Il cda dell’Azienda speciale, tuttavia, presenta il Glim come un “organo democratico, indipendente e costituito per il perseguimento di finalità sociali e morali” senza poteri gestionali e finalità di lucro”. La premessa per la sua costituzione è il riconoscimento della “validità” del contributo da sempre dato dalla Commissione Parenti nel valorizzare nel dettaglio l’attività quotidiana della rsa nell’interesse del benessere dell’ospite. Ma per “instaurare un’efficace comunicazione” il cda (Alessandra Orlandi, Livio Bollani e Maximillian Maria Albano, ndr) ha ritenuto “opportuno che all’interno di questa commissione si instauri un’efficace comunicazione tra tutte le componenti coinvolte” quali “ospiti autosufficienti, funzioni aziendali (asa, infermiere, medici), il fornitore di servizi sanitari e alberghieri in carica”. Perché il Glim “dovrà anche divenire parte attiva nella soluzione dei problemi di semplice quotidianità o modesto disservizio proponendo alla Direzione possibili soluzioni”.
Il Glim non ha poteri gestionali però dovrà collaborare con l’Azienda per lo sviluppo di idee, proposte e iniziative integrative volte a migliorare il servizio, informare tempestivamente le famiglie, segnalare i disservizi, recepire istanze dall’utenza e tradurle in suggerimenti, trovare nel proprio ambito la possibile soluzione alle disfunzioni rilevate nei servizi erogati e proporle alla direzione generale che ne valuterà la possibile applicazione.
Il Glim resterà in carica un triennio, rinnovabile, opererà in autonomia e si riunirà periodicamente con almeno una riunione ogni sei mesi.
Ombretta T. Rinieri
(Il Notiziario – 2 giugno 2016 – pag. 74)