Commissione Ue: ancora pochi i ricollocamenti e i reinsediamenti
31 Maggio 2016 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Cronaca, Estera, Nazionale, Politica, Sociale |
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BRUXELLES – Con il meccanismo temporaneo di ricollocazione di emergenza, istituito da due decisioni del Consiglio del settembre 2015, gli stati dell’Unione europea si sono impegnati a ricollocare 160mila persone dall’Italia e dalla Grecia entro settembre 2017.
L’8 giugno 2015 la Commissione ha adottato una proposta su un programma europeo di reinsediamento, in seguito alla quale i paesi Ue hanno convenuto il 20 luglio 2015 di reinsediare 22.504 persone in evidente bisogno di protezione internazionale, in linea con i numeri proposti dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unchr).
A seguito del vertice dei leader dell’Ue con la Turchia del 29 novembre 2015, è stato adottato il piano d’azione UE-Turchia. Il programma volontario di ammissione proposto dalla Commissione il 15 dicembre 2015 è un elemento fondamentale del piano, volto ad aiutare la Turchia a gestire i rifugiati e a offrire un canale sicuro e legale alle persone bisognose di protezione.
Il Consiglio europeo del 7 marzo ha sollecitato un’accelerazione nell’attuazione della ricollocazione per alleviare la situazione umanitaria in Grecia.
Oggi la Commissione europea, valutando i ricollocamenti e i reinsediamenti dei migranti fino al 13 maggio 2016, ha emesso una nota in cui reputa insoddisfacenti le azioni intraprese: pochi i ricollocamenti effettuati dalla metà di aprile, mentre ha registrato progressi per quanto attiene ai reinsediamenti in virtù dell’attuazione della dichiarazione Ue-Turchia. Progressi che però, ha richiamato, devono essere accelerati per evitare che i migranti tornino alle rotte irregolari stante anche all’emergenza umanitaria in Italia e Grecia.
A questo proposito il commissario per la migrazione, gli affari interni e la cittadinanza Dimitris Avramopoulos ritiene che sia necessario incrementare i re insediamenti per lo più da Turchia, Libano e Giordania.” I progressi recentemente compiuti nello smantellare il modello di attività dei trafficanti sono sostenibili – ha detto – solo se si apre anche un canale legale sicuro per i richiedenti asilo. È importante aumentare il ritmo e produrre pieni risultati per quanto riguarda il meccanismo 1:1 come parte della dichiarazione Ue-Turchia.”
Dichiarazione Ue-Turchia
La dichiarazione Ue-Turchia del 18 marzo 2016 prevede che, per ogni profugo siriano rinviato dalla Turchia dalle isole greche, un altro profugo siriano sia ricollocato dalla Turchia all’interno dell’Unione europea. Questo principio si applica dal 4 aprile 2016. La priorità è data ai migranti che non sono entrati o non hanno cercato di entrare irregolarmente nell’UE in precedenza.
Ricollocamenti
Nella prima relazione su ricollocazione e reinsediamento del 16 marzo, la Commissione ha posto l’obiettivo di ricollocare almeno 20mila persone entro metà maggio, un obiettivo che non è stato realizzato. Solo 355 persone in più sono state ricollocate durante l’ultimo periodo d’esercizio, portando a 1500 il numero totale di richiedenti ricollocati dalla Grecia e dall’Italia. Ancora una volta, gli sforzi in materia di ricollocazione sono stati compiuti solo da pochi stati membri e stati associati Schengen.
In base alle ultime informazioni disponibili, circa 46mila richiedenti asilo e migranti si trovano nella Grecia continentale, in attesa che la loro situazione venga esaminata. La Grecia sta preparando un’operazione di pre-registrazione di grandi dimensioni che accelererà l’identificazione e la registrazione completa dei candidati alla ricollocazione.
A seguito di questa operazione un numero significativo di richiedenti asilo addizionali sarà pronto per la ricollocazione nei mesi a venire. Per far fronte al previsto aumento del numero di arrivi in Italia, dovuto al miglioramento delle condizioni meteorologiche, tutti gli stati membri saranno tenuti a dare il proprio sostegno.
Reinsediamenti
In base alle informazioni ricevute dagli stati partecipanti, nel quadro del meccanismo di reinsediamento del 20 luglio 2015, 6.321 persone sono state reinsediate alla data del 13 maggio scorso in sedici stati dell’Unione europea: Austria, Belgio, Repubblica ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Islanda, Irlanda, Italia, Liechtenstein, Lituania,Paesi Basso, Norvegia, Svizzera, Svezia e Regno Unito.
Il numero di reinsediamenti dalla Turchia continua ad aumentare a mano a mano che gli stati membri finalizzano le valutazioni dei casi ad essi attribuiti dalla Turchia, attraverso l’Unchr.
Dal 4 aprile 2016, 177 Siriani sono stati reinsediati dalla Turchia. La Svezia ne ha ricevuto il numero più alto (55), seguita dalla Germania (54), dai Paesi Bassi (52), dalla Finlandia (11) e dalla Lituania (5).
Altre 723 richieste sono già state accettate e i richiedenti stanno aspettando di essere trasferiti verso sette diversi stati Ue.
In totale, 19 stati membri e uno stato associato hanno indicato che prevedono oltre 12mila posti per il reinsediamento dalla Turchia. Fra maggio e luglio 2016 sono attualmente previsti circa 2mila reinsediamenti al mese, a condizione che via sia un numero corrispondente di Siriani rinviati dalla Grecia nel quadro del meccanismo 1:1.
O.T.R.
Per ulteriori informazioni
Comunicazione della Commissione – Terza relazione su ricollocazione e reinsediamento
Allegato – Ricollocazioni dalla Grecia fino al 13 maggio 2016
Allegato – Ricollocazioni dall’Italia fino al 13 maggio 2016
Allegato – Situazione dei reinsediamenti al 13 maggio 2016
SCHEDA — Ricollocazione e reinsediamento — Situazione attuale
Domande e risposte – Attuazione dell’accordo UE-Turchia
Decisione del Consiglio sulla ricollocazione di 40 000 persone dall’Italia e dalla Grecia
Decisione del Consiglio sulla ricollocazione di 120 000 persone dall’Italia e dalla Grecia
Dichiarazione UE-Turchia del 18 marzo 2016
Comunicato stampa – Programma volontario di ammissione umanitaria gestito con la Turchia per i rifugiati provenienti dalla Siria
Agenda europea sulla migrazione