Gallazzi Vismara: chiude in rosso il bilancio 2015 della rsa
20 Maggio 2016 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Cronaca, Locale, Politica, Sanitaria, Sociale |
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Il passivo nonostante il trasferimento del comune
ARESE – Ridotta in casa di riposo la reperibilità del medico notturno. La novità si evince dal bilancio della gestione della rsa chiuso al 31 dicembre 2015 e approvato in consiglio comunale lo scorso aprile insieme con quello della farmacia e del consolidato. La singola voce, infatti, passa dai 2500 euro del 2014 ai 535 dell’anno scorso perché la reperibilità è ora possibile solo fino alle ore 20. Dopodiché se un anziano non sta bene ed è necessario chiamare un medico la struttura deve ricorrere alla guardia medica o al pronto soccorso. I parenti dei ricoverati che non ne erano stati avvertiti prima, ne hanno dovuto chiedere conferma in direzione sanitaria.
Per contro, sono aumentati i costi dei medici diurni, passati da 84.268 a 88.020, che dovrebbe essere segno di una maggiore presenza medica all’interno della casa di riposo durante il giorno.
Fra i risparmi anche quello del costo relativo al direttore sanitario, passato da 25.184 del 2014 a 24.830 del 2015, dello psicologo da 13.598 a 12.163 e del cardiologo da 3664 a 3476. Aumentati invece i costi per i fisioterapisti, passati da 72.739 a 76.515 che, insieme a quello dei medici diurni, porta un aumento complessivo nel 2015 dell’assistenza sanitaria e della direzione a 204.539 rispetto ai 201.963 dell’anno precedente.
COSTI
Considerevole i costi della lavanderia, aumentata dai 24.424 euro del 2014 ai 94.976 del 2015. Un risultato inaspettato, considerando che proprio sulla lavanderia l’anno scorso era stata fatta un’economia di spesa sui vestiti degli anziani, chiedendo ai loro familiari un supplemento sulla retta per il lavaggio dei capi personali. Richiesta che era stata anche oggetto di un’interrogazione consiliare.
Il costo dell’assistenza Asa e IP è passato dai 1.938.885 del 2014 a 2.000.307, il che dovrebbe voler dire un aumento dei minuti dedicati agli anziani e quindi è un dato che andrebbe visto in positivo. Positivo anche l’aumento dell’animazione, e quindi dell’intrattenimento degli ospiti, il cui costo è arrivato l’anno scorso a 95.694 euro dai 65.889 euro del 2014.
Fra gli aumenti anche il costo della cooperativa Kcs, passato da 255.442 a 289.430 euro, della consulenza sulla sicurezza sul lavoro da 5669 a 7496 e, soprattutto, delle “collaborazioni esterne” da 2500 a 6350 euro. In diminuzione invece quella della consulenza amministrativa da 10.905 a 7888 e stabile a 9725 quella sulla consulenza del lavoro. Se complessivamente le consulenze e le collaborazioni sono aumentate da 28.800 euro a 31.459, sono diminuiti i costi degli organi istituzionali (revisore unico e organismo di vigilanza), passati in totale da 9537 a 6794 euro.
Risparmiato del tutto nel 2015 il costo delle utenze dell’elettricità e del gas, che nel 2014 sono stati rispettivamente di 87.612 euro e di 65.714, in quanto caricati sulla Kcs. Il bilancio segna anche una diminuzione dell’ammontare dell’acqua, passata l’anno scorso a una spesa di 489 euro rispetto ai 16.466 euro del 2014. Diminuite pure le spese telefoniche: da 23.320 a 22.654.
Come per l’acqua, fra i punti con maggiore disparità di cifre, vi sono quelli dei costi per la ristorazione, passati da 25.566 del 2014 ai 6,661 del 2015, delle disinfestazioni da 16.639 a 1541 euro. Aumentate la reception, costata nel 2015 48.879 euro contro i 45.700 del 2014 e le manutenzioni a 41.207 contro i 33.708. Per quest’ultima voce, come per le Asa, una maggiore spesa può essere vista positivamente come una maggiore attenzione verso il mantenimento in buone condizioni della struttura dove gli anziani vivono.
Il costo per i farmaci è aumentato dai 113.769 euro del 2014 ai 117.681 del 2015, gli ausili per l’incontinenza e il materiale per l’igiene da 41.417 euro ai 70.489 dell’anno scorso. Perplessità suscitano, invece, guardando meramente ai costi per le materie prime, sussidiarie e di consumo e di merci, la considerevole diminuzione del materiale di consumo vario passato dai 29.763 euro del 2014 a 12.001 euro del 2015 e di “altro materiale sanitario” da 39.945 a 2.032 euro. In definitiva i costi per gli acquisti si sono fermati a fine 2015 a 202.203 euro dai 224.894 del 2014.
RICAVI
Fra i ricavi delle vendite e delle prestazioni figurano le rette degli anziani, la cui entrata complessiva è aumentata, passando da 2.135.442 euro a 2.172.838. Disagregando il dato, le rette degli anziani aresini sono aumentate l’anno scorso da 1.657.959 a 1.718.546 e quelle dei parenti degli aresini da 2.038.076 a 2.077.473, mentre è diminuita l’integrazione alle rette del comune di Arese dai 74.828 del 2014 ai 72.520 del 2015. Per contro l’integrazione alle rette da parte dell’Asl è cresciuta dai 22.538 euro del 2014 a 22.845.
Nel 2015 i ricoveri di sollievo non hanno generato entrate (contro i 33.894 euro del 2014) a causa probabilmente della ristrutturazione dei mini alloggi. Diminuita anche l’entrata del centro diurno, passata da 126.964 a 109.100, così come è diminuito, seppur di poco, il finanziamento regionale alla rsa, che ha ricevuto 1.418.282 euro rispetto ai 1.423.408 del 2014.
Fra le entrate, ritorna ancora la lavanderia con la voce rimborsi insieme a quella dei trasporti sanitari per un totale di 25.742 euro (voce con cifra zero nel 2014). Entrate per “altri servizi” per 1.491 euro (zero l’anno prima) e per “altri ricavi” per 39.369 euro (43.397 nel 2014).
Tirando le somme, il 2015 ha chiuso con i ricavi da vendite e prestazioni per 3.856.633 euro, in diminuzione di 12.397 euro rispetto ai 3.867.930 del 2014. E ciò, nonostante l’aumento delle rette. Secondo la relazione d’accompagnamento del bilancio, la rsa ha chiuso il 2015 con un passivo di 69.267 euro, contenuto, grazie al buon andamento della farmacia comunale (utile prima delle imposte di 90.257 euro) e al trasferimento di 160mila euro da parte del comune di Arese.
Ombretta T. Rinieri
(Il Notiziario, 20 maggio 2016 – pag. 73)