Pedoni, ciclisti, regolamenti ed educazione
12 Marzo 2016 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Infrastrutture, Trasporti, Viabillità |
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Arese – Una pista ciclabile segnalata usata come posteggio auto
Pedoni e ciclisti sono gli utenti deboli della strada. Ma non sono scevri da comportamenti improvvidi e o imprevisti e spesso i secondi oltre a essere vittima sono, come del resto i motociclisti, causa di incidenti più o meno gravi.
Chi non li ha visti attraversare o sbucare all’improvviso all’arrivo degli autoveicoli, tagliare la strada, zizzagare su e giù dai marciapiedi, dentro e fuori e da sinistra a destra e viceversa fra le macchine, portarsi concomitanti a macchine e camion quando questi girano a destra se non anche andare in contromano? Tutte manovre pericolose che unite a quelle sbagliate dei guidatori dei veicoli a motore e alla velocità (degli uni e degli altri) mettono a rischio la sicurezza stradale di tutti gli utenti.
Il legislatore ne ha tenuto conto e oltre al codice della strada è nato il regolamento di piste ciclabili e ciclopedonali che definisce cosa sono, come devono essere realizzate e utilizzate e quale ne debba essere la segnaletica.
Tecnicamente la pista ciclabile è la parte longitudinale della strada, delimitata e riservata alla circolazione di velocipedi. Può essere realizzata in sede propria o doppio senso di marcia, qualora la sua sede sia fisicamente separata da quella dei veicoli a motore e dei pedoni, attraverso idonei spartitraffico longitudinali fisicamente invalicabili. La ciclabile può essere anche ricavata dalla carreggiata stradale a unico senso di marcia concorde con quello della contigua corsia destinata ai veicoli a motore, di norma a destra rispetto a quest’ultima corsia, separata da strisce longitudinali.
Qualora l’ampiezza lo consenta la ciclabile può stare pure sul marciapiede, a unico o doppio senso di marcia, purché senza pregiudizio per i pedoni e sia ubicata sul lato adiacente alla carreggiata stradale.
Altro tipo di ciclabili sono quelle a due corsie contigue ma di opposto senso di marcia. Nel caso invece di strade ad alta densità di traffico (1200 unità/ora per almeno due periodi di punta non inferiori ai quindi minuti nell’arco delle ventiquattro ore) è obbligatorio che le ciclabili siano sempre posizionate a destra della carreggiata con lo stesso senso di marcia rispetto alla contigua corsia dei veicoli a motore.
Se si prende in considerazione la tipologia delle strade, l’articolo 175 del dlgs 285/92 vieta la circolazione ciclistica su autostrade, extraurbane ed urbane, e sulle extraurbane principali.
Sono invece consentite (e fortemente auspicabili) ciclabili su sede propria sulle strade extraurbane secondarie e sulle strade urbane di scorrimento. Su quelle urbane di quartiere e su quelle locali extraurbane, le ciclabili possono insistere sia su sede propria che su corsie riservate, mentre sulle strade locali urbane “devono essere sempre realizzate su corsie riservate”.
Attraversamenti
Gli attraversamenti delle carreggiate stradali effettuati con piste ciclabili devono essere realizzati con le stesse modalità degli attraversamenti pedonali. Quelli a raso, in aree di intersezione a uso promiscuo con i veicoli a motore ed i pedoni. Le piste ciclabili su corsia riservata devono in genere affiancarsi al lato interno degli attraversamenti pedonali, in modo tale da istituire per i ciclisti la circolazione a rotatoria con senso unico antiorario sull'intersezione medesima.
Per gli attraversamenti delle piste ciclabili in sede propria andrebbe preferita la soluzione in sottopasso, rispetto a quella in sovrappasso, assicurando che la pendenza longitudinale massima delle rampe non superi il 10 per cento e vengano realizzate, nel caso di sovrappasso, barriere protettive laterali di altezza non inferiore ad 1,50 metri.
Segnaletica
Le piste ciclabili devono essere provviste della specifica segnaletica verticale all'inizio e alla fine del loro percorso, dopo ogni interruzione e dopo ogni intersezione. Devono essere provviste di appositi simboli e scritte orizzontali che ne distinguano l'uso specialistico, indipendentemente dal colore che le distingue rispetto alla carreggiata dei veicoli a motore e ai pedoni. Analogamente deve essere segnalato, con apposite frecce direzionali sulla pavimentazione, ogni cambio di direzione della pista.
O.T.R.