L’albero della vita…siamo noi
16 Ottobre 2015 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Benessere, Cronaca, Religione, Sanitaria, Sociale |
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ARESE – Ognuno di noi è un albero. E’ così che ci vede Maria Grazia Brioschi, psicoterapeuta del Cospes di Arese, che il 9 ottobre scorso ha condiviso con l’uditorio questa immagine insegnando un esercizio di auto guarigione.
“Concentriamoci sui nostri piedi – ha suggerito – è sufficiente muoverli perché la nostra attenzione vi si rivolga, e lì lasciare scorrere dentro di noi, le radici, i ricordi positivi, che noi abbiamo vissuto nella nostra infanzia. E lasciarli vibrare dentro di noi, perché ognuno di noi, anche nelle situazioni più difficili e più complicate, ha sempre un seme di vita. E noi, dobbiamo recuperarlo, perché attraverso le radici ce ne possiamo impossessare. Le radici ci nutrono.
Poi io dico, concentriamoci sul tronco del nostro corpo, è il tronco del nostro albero. Quando arriviamo qui, noi dobbiamo avere la forza di riconoscere i nostri talenti, di comunicarceli, senza paura, senza vergogna. E poi, di riconoscere anche i nostri limiti. Poi io dico arriviamo ai rami. Sono le braccia. Lì, immaginiamo questi rami che sono carichi di frutti e che tanti uccelli arrivano a nutrirsi. Noi non sappiamo il nome degli uccelli, però noi doniamo i nostri frutti agli altri. E quindi cerchiamo noi di riconoscere a noi stessi, proprio dicendo il nome, ognuno di noi dice il nome, che riattiva le forze migliori dell’inconscio, e dice io sono orgoglioso, orgogliosa di me per questo. Riconoscere noi quello che abbiamo donato. Questo ci aiuta anche a diventare indipendenti dal giudizio altrui o a soffrire meno e a sopportare meglio le frustrazioni, che possono diventare motivo di crescita.
Poi io dico, questo è un albero particolare, concentriamoci sulla testa, ricca di foglie. Le foglie si muovono con il vento, il vento è il Rua, lo spirito di Dio, e quindi lì apriamoci all’infinito. Apriamoci all’infinito con un mantra, con una comunicazione con l’eterno che ognuno di noi trova in se stesso. A me piace usare, e lo comunico anche alle persone con cui facciamo questo percorso di vita, la famosa poesia dell’Ungaretti: “Mi illumino d’immenso”. Perché è come un’apertura verso il cosmo e la nostra piccola vita diventa, si intreccia con tutta la vita del cosmo. Il regno umano, animale e perfino la roccia. Tutto è, tutto vive di questo alito divino, che è Dio”.
O.T.R.