Il Consiglio vota per creare nell’area dell’ex Alfa un incubatore d’impresa (prima che si faccia a Expo)
9 Ottobre 2015 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Area Metropolitana, Cronaca, Economia, ex Alfa Romeo, Expo, Infrastrutture, Lavoro, Locale, Politica, Territorio |
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L’intenzione è portare attività produttive e lavoro in quell’area
ARESE – Non perdere un altro treno per riqualificare l’ex area Alfa Romeo ed evitare di ritrovarsi un’altra Rottanfer. Questo specificatamente il senso della delibera consiliare approvata in consiglio comunale il 30 settembre scorso denominata: “Attuazione del documento d’indirizzo per il piano di sviluppo produttivo e occupazionale del comprensorio ex Fiat-Alfa Romeo nei comuni di Arese e Lainate approvato con d.c.c. n.25/2014”. La stessa delibera, in modo speculare, è stata approvata anche dal consiglio comunale di Lainate qualche giorno prima.
“E’ noto – ha detto l’assessore alle attività produttive Giuseppe Augurusa presentando il documento supportato dal responsabile del settore tecnico Sergio Milani – che nell’Area Metropolitana si sta ragionando sul dopo Expo. Le ipotesi sono due: il “Progetto di Fisica” dell’Università Statale di Milano che vorrebbe portare sull’area tutte le facoltà scientifiche e il “Progetto dell’Assolombarda” per l’insediamento di un incubatore d’impresa. Quello che vorremmo fare noi sull’ex Alfa Romeo”.
Il 22 settembre Tea-Aglar ha inviato all’amministrazione aresina una lettera per informarla di aver sottoscritto il 18 giugno con Abp (Alfa Business park) un contratto preliminare per l’acquisto di un capannone industriale del valore di 12 milioni di euro situato dietro il centro commerciale in costruzione.
Il passaggio dell’edificio ai comuni di Arese e Lainate, costruito su un piano del 2007, collaudato il 2 agosto 2011 e mai utilizzato, segna l’uscita di scena di Abp dall’accordo di programma. A sua volta Tea-Aglar intende trasferire la struttura ai due comuni dando attuazione all’articolo 11 punto 3 dell’adp con cui si impegnava a cedere o asservire alle amministrazioni una struttura nuova o da ristrutturare per una superficie lorda pari a 11mila mq.
“Nell’adp – ha detto l’assessore – è scritto che il 50 per cento di un milione e 860mila mq è ancora a vocazione produttiva. Due anni fa si è persa l’opportunità di Volkswagen, che aveva mostrato interesse per Arese, perché non ha trovato ascolto in Regione Lombardia ed è andata altrove. Vent’anni di adp hanno di fatto determinato una deindustrializzazione dell’area Alfa Romeo e non una sua industrializzazione. L’adp è stato riperimetrato e insieme a Lainate abbiamo chiesto di modificarlo rispetto al testo firmato nel 2012. E’ così che abbiamo ottenuto l’anticipazione dei 4,5 milioni di euro per il commercio la cui erogazione era prevista a centro commerciale aperto. Nel 2014 abbiamo approvato in consiglio comunale una delibera d’indirizzo in base al quale l’adp del 2012 dovesse avere una integrazione sugli ambiti territoriali su cui intervenire, identificati con il Museo storico dell’Alfa Romeo e la Villa Valera. Nel frattempo il museo ha aperto i battenti e ciò riconsegna ad Arese un’idea di identità e può essere un’occasione per il rilancio economico”.
Arese e Lainate vorrebbero attrarre nella struttura un embrione di micro, piccole e medie imprese. La delibera approvata a fine settembre porta tale indirizzo in Consiglio di Vigilanza sull’adp, mentre i comuni decideranno successivamente come acquisire il capannone, se in cessione o asservimento, che sono due concetti diversi. La cessione vuol dire far entrare la struttura nel patrimonio comunale e doverne gestire la manutenzione. Asservire significa averne la disponibilità.
“Si parla di industrializzazione – ha continuato Augurusa – dicendo alle imprese che si mette loro disposizione un capannone in affitto. Se dovessimo acquisirlo, con le entrate degli affitti potremmo far fronte alle manutenzioni. Nel corso degli ultimi due anni sono arrivate a Comunimprese una decina di proposte da altrettante aziende interessate a insediarsi nell’area. Non c’è solo l’impresa della crisi, ma c’è anche l’impresa che esporta e che ha bisogno di spazi. Poi altri elementi di attrazione sull’area sono la location dell’ex Alfa Romeo e la pista. Infatti otto su dieci erano imprese dell’automotive”.
Augurusa ha affermato di essere personalmente favorevole alla patrimonializzazione insieme a Lainate perché ciò, mettendo a gara gli affitti, consentirebbe una sorta di governo del target di riferimento d’impresa.
Dal canto suo Sergio Milani ha supportato l’assessore in questa ipotesi, spiegando che l’uso e la cessione sono modalità che arrivano dalla storia, perché la Provincia, che in passato pensava a un incubatore, ne voleva l’uso ma non la proprietà. “Oggi che è cambiato il panorama- ha detto – e per le amministrazioni sarebbe meglio averne la proprietà che l’uso”.
Ombretta T. Rinieri
(Il Notiziario – 9 ottobre 2015 – pag.72)