Un grande artista aresino per la festa dell’asilo
2 Ottobre 2015 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Arte, Bianca, Cronaca, Cultura, Eventi, Religione, Sanitaria, Scuola, Sociale |
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ARESE – Tralasciando i conti e passando alle cose liete, la festa del centenario dell’asilo “Sacra Famiglia” è riuscita molto bene. Per molti aresini, un tuffo nei ricordi d’infanzia. Sono infatti almeno quattro le generazioni della città che sono passate per le sue aule colorate dopo la fondazione dell’asilo da parte di don Luigi Alberghetti. Una torta di zucchero in scala dell’asilo, donata dalla Pasticceria del Pomo, con 250 cigni in crema chantily è stato il capolavoro che ha coronato la ricorrenza.
Ma oltre ai giochi, alla musica, alle premiazioni e ai ringraziamenti a tutti coloro che da anni collaborano con la “Sacra Famiglia”, venerdì 25 Francesco Riva, 22 anni, ex allievo uscito dall’Accademia teatrale di Roma, ha tenuto in auditorium con il fiato sospeso tutto il pubblico recitando un monologo sulla dislessia scritto da lui stesso durato quaranta minuti.
Una storia autobiografica di non riconoscimento nelle scuole elementari e medie di Arese di una difficoltà d’apprendimento, che molti ragazzi hanno e che altrettanto molti insegnanti faticano a riconoscere e a saper affrontare. “Lo spettacolo di Francesco – spiega – la presidente della scuola d’infanzia paritaria Claudia Farina – si è collocato nella nostra anima sociale di accoglienza e di fusione con il territorio. Francesco è un ex alunno con problemi di dislessia e da lì tutto è nato. Ai suoi tempi nella scuola non c’erano né l’attenzione né gli strumenti di oggi ed era facile che ti dicessero: Sei intelligente, ma non ti impegni. Ha scoperto il problema quando è arrivato alle superiori e si è scontrato con un metodo di studio più complesso. Lì, dopo anni di frustrazioni, ha incontrato un insegnante che ha fatto la differenza”.
Qualcuno dice che per “crescere” bisogna soffrire. Sicuramente l’esile Francesco (dimostra meno della sua età), sul palco si muove leggero come un elfo, ha una presenza scenica notevolissima ed è stato capace di trasformare una fragilità in forza espressiva lanciando dei messaggi sociali ben precisi: “Ho vinto la mia sfida”; “Ce la puoi fare anche tu” ai ragazzi con lo stessa difficoltà; “Non sono stupido. Siete voi che non avete saputo capirmi”, agli insegnanti di una volta; “Sostenete i vostri figli”, ai genitori presenti.
Simona Giudici, Flavio Broggi, Marta Fratti e Alberto Banal sono invece gli autori di quattro fiabe raccolte nel libricino “Una storia che dura cento anni” per raccontare “il trascorso umano, colmo di vite, di emozioni e di storie” di un asilo sorto in aperta campagna, è oggi circondato di case.
Una nota, i costi per la festa dei cento anni della scuola d’infanzia “Sacra Famiglia”, chiusa a tarda sera domenica 26 in piazza Dalla Chiesa con i bellissimi disegni su sabbia di Paolo Carta, sono stati sostenuti interamente da sponsor, amici e volontari legati allo storico asilo di via Roma.
O.T.R.
(Il Notiziario – 2 ottobre 2015 – pag. 72)