Tra centenari e nuova Giulia, torna il mito Alfa e riapre il museo
26 Giugno 2015 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Area Metropolitana, Associazioni, Cronaca, Cultura, Eventi, ex Alfa Romeo |
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ARESE – Il 2 dicembre 1915 Nicola Romeo acquistava da un gruppo di imprenditori lombardi il pacchetto di maggioranza della società automobilista Alfa. Cinque anni prima, il 24 giugno 1910, l’Alfa l’aveva acquisito dalla francese Darracq. Così mentre Fca, che detenendo oggi il marchio Alfa Romeo ha festeggia mercoledì 24 ad Arese con la presentazione della nuova macchina e del nuovo museo i suoi 105 anni, la famiglia Romeo, al gran completo, ha anticipato domenica 21 a Magreglio i festeggiamenti del centenario a distanza del quale il capostipite napoletano acquisì l’Alfa.
Madrina dell’evento la nipote Daniela Maestri Romeo. Mentre, curiosità dei secoli, l’ultima figlia del capitano d’industria, Pierina, ancora in vita, ha compiuto cento anni il 26 marzo di quest’anno. Tra compleanni e ricorrenze storiche a unire i due luoghi, il Club Alfa Italia (66mila iscritti), che nel fine settimana scorso ha organizzato il suo raduno nazionale di auto Alfa Romeo con partenza da Arese e arrivo a Magreglio, dove sulla balconata in faccia alle Grigne e nel parcheggio del Museo del ciclismo, domenica 22 le mitiche Alfa si sono disposte in mostra insieme con le biciclette ‘Alfa Romeo’ della Ducale.
Il Club Alfa Italia è nato nel 1997 su impulso di cinque amici. Squarcina ne è entrato nel 2011 e oggi ne organizza gli eventi nazionali. Nel 2013, a Livigno, il I raduno nazionale Club Alfa Nord Italia e AlfaMito Club. Nel 2014 il Raduno in Veneto. Quest’anno il centenario a Magreglio.
Ospiti nella villa della famiglia Romeo, gli alfisti hanno ascoltato dalla voce dello storico scrittore Fabio Morlacchi il racconto dei motori d’aviazione Alfa Romeo. A questo proposito, solo la settimana prima, a Sesto Calende, Fausto Capelli, appassionato alfista il cui padre fu un pilota collaudatore, aveva ricordato con un altro raduno, il
binomio industriale nell’aeronautica tra Alfa Romeo e Siae Marchetti, importante fabbrica italiana anch’essa sorta nel 1915. “Per l’occasione – ha raccontato Capelli – abbiamo messo in moto un motore Alfa Romeo 9 cilindri a stella avio che equipaggiava gli aerei Siae Marchetti”. Altra storia del Biscione poco nota alle nuove generazioni.
Federico Squarcina della sezione Veneto del Club Alfa Italia, organizzatore del raduno nazionale, detta le regole per far parte del club: “Noi non facciamo differenze tra macchine nate nel 1910 e quelle degli anni 50-60-80 e derivate Fiat. A noi interessa il marchio che deve essere Alfa Romeo.
Per noi è importante che l’Alfa Romeo torni in auge come il suo glorioso passato”.
E mercoledì, nel museo dell’Alfa ad Arese si è vissuto un nuovo capitolo di questa centenaria storia, con la presentazione della nuova Alfa Romeo Giulia, una berlina dalla linea aggressiva su cui Sergio Marchionne nel fare gli onori di casa ha detto di puntare molto: l’Alfa può passare dalle 70mila alle 400mila auto vendute nel giro di tre anni, con la presentazione di 7 nuovi modelli di cui la Giulia è il primo. Ma non solo, perché durante la presentazione è stata annunciata per il 30 giugno la riapertura del Museo aresino. Una buona notizia per la nostra zona. Ombretta T. Rinieri
testo aggiornato dell’articolo pubblicato sul Notiziario del 26 giugno 2015 a pag.74, che contiene
un’errata correge: è il Club Stile Alfa Romeo a essere stato presente all’inaugurazione della nuova pista di Arese, ad avere una sezione triestina e a essere stato in Repubblica Ceca. E non il Club Alfa Italia come purtroppo, per una confusione sulla denominazione dei club, è stato erroneamente riportato sul giornale. Me ne scuso con tutti i diretti interessati.