I ragazzi del Fontana coinvolti dall’Associazione Carabinieri per progettare un monumento sul bicentenario dell’Arma
15 Maggio 2015 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Arte, Associazioni, Cronaca, Cultura, Eventi, Scuola, Sociale |
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ARESE – Sabato 16 maggio alle 14 si apre in Villa Arconati la seconda edizione di “Scuola di Delizia”, che vedrà impegnati gli studenti del liceo artistico ‘Lucio Fontana’. Quest’anno l’appuntamento assume anche una veste ‘istituzionale’. I ragazzi sono stati infatti coinvolti dall’Associazione dei carabinieri in pensione di Arese, presieduta dal Maresciallo maggiore aiutante Antonio De Lorenzis, nella progettazione di un monumento celebrativo per ricordare il Bicentenario dell’Arma (1814-2014), i morti di Nassirya e il ruolo vitale che i carabinieri svolgono per la sicurezza della società.
“I ragazzi – spiegano gli artisti e docenti Francesca Magro e Marco Cornini che hanno coordinato il progetto – hanno realizzato sedici bozzetti tridimensionali. In Villa si voterà quello vincitore. Il maresciallo De Lorenzis ci ha chiesto questo lavoro il settembre scorso e con lui abbiamo collaborato attivamente. Ha incontrato i ragazzi a scuola e poi nella sede dell’associazione di via Caduti 2. Avevano bisogno di dare una motivazione in più, di evitare la retorica affinché il monumento avesse un significato di vittoria sulla violenza. Il militare che opera in difesa della libertà e dei grandi valori che nobilitano l’uomo”.
Il progetto ha finito per avvicinare i ragazzi ai carabinieri. “Ci hanno mostrato la loro storia e dato del materiale sulla loro attività – dicono i due docenti – e i ragazzi hanno scoperto l’arma e le sue molteplici specializzazioni”. I carabinieri hanno nuclei specializzati nei settori della salute (Nas), delle indagini scientifiche (Ris), degli interventi speciali (Ris e Ros), nella lotta contro la droga con anche la collaborazione dei gruppi cinofili. Poi vi sono nuclei di elicotteristi, unità navali, sciatori, rocciatori, paracadutisti, cacciatori, incursori, i nuclei di tutela dell’ambiente e del patrimonio culturale. Ma sono anche dei fini psicologi e sul territorio a loro affidato hanno una profonda conoscenza delle persone.
“Fare il carabiniere è una missione – concludono Magro e Cornini – che non cessa mai”. E’ la stessa idea che trasmette Antonio De Lorenzis. Con la mediazione dell’assessore Giuseppe Augurusa, il presidente dell’associazione ha contattato il liceo Fontana per il monumento. Settantasei anni (e non li dimostra), nativo di Lecce, nell’arma dall’età di vent’anni, dopo la scuola carabinieri la sua prima destinazione è Barbianello, in provincia di Pavia. Sono gli esordi, poiché girerà tutta la Brianza finendo per fondare fra l’altro il gruppo radiomobile di Monza, il primo in tutta Italia. Gli ultimi anni in servizio fra i Nas.
Quando si congeda (guai a usare con lui il prefisso ex: “Un carabiniere non smette mai di essere carabiniere”), De Lorenzis apre un ufficio di recupero crediti e fonda nell’87 insieme al maresciallo Ferrari (per tanti anni comandante della caserma aresina) l’associazione che presiede. La prima sede è messa a disposizione a Valera in comodato d’uso dalla contessa Ricotti. I locali sono però un po’ angusti e in accordo con l’allora sindaco Gino Perferi, De Lorennzis ottiene una locale più adeguato nell’ex Ancifap, di fianco alla sede della Misericordia. Il nuovo trasloco tre anni fa per via Caduti. Dal 2012 l’associazione edita anche un giornalino, “La Lucerna”, dall’antico nomignolo con cui viene chiamato il cappello dei carabinieri.
L’associazione è molto attiva ad Arese in diversi servizi di utilità pubblica, quali il ‘pedibus’ e un servizio volontario di osservazione e segnalazione ai carabinieri effettivi e alla polizia locale che funge da rinforzo della sicurezza sul territorio. I compiti sono ancora quelli voluti da Vittorio Emanuele II quando nel 1814 decise “lo stabilimento del corpo dei carabinieri” per “vegliare alla conservazione della pubblica e privata sicurezza”.
Ombretta T. Rinieri
(Il Notiziario 15 maggio 2015 – pag. 73)