Gallazzi-Vismara: niente aumento delle rette ma adesso alcuni servizi si dovranno pagare
10 Aprile 2015 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Cronaca, Locale, Politica, Sanitaria, Sociale |
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Movimentata approvazione del bilancio in Consiglio. A pagamento lavanderia e servizio trasporti
ARESE – Rette calmierate e alta qualità nel servizio di assistenza e alloggio agli anziani ricoverati. Queste sono state le parole d’ordine con cui nell’era Perferi (1999-2009) passavano in consiglio comunale i bilanci consuntivi della residenza sanitaria assistenziale “Gallazzi Vismara”.
In passato maggioranza e minoranza, pur nelle loro accese discussioni, finivano sempre per trovare la quadratura del cerchio sulla loro casa di riposo. Entrambe erano assolutamente contrarie all’aumento delle rette e unanimi sul ripianamento degli eventuali sconfinamenti dei bilanci da parte dell’amministrazione comunale. Più o meno si è andati avanti sulla stessa linea nelle giunte Fornaro e Ravelli (pur nella sua breve esperienza) e in linea di massima anche con il primo commissario prefettizio Emilio Chiodi. Fino a quando la commissaria Anna Pavone non ha messo però il naso più a fondo nei conti e con il direttore Sandro Rizzoni non sono emerse le assunzioni fatte senza concorso: da lì in poi gli aresini non hanno più potuto dire che la Gallazzi Vismara era “il fiore all’occhiello di Arese”. Azzerato il cda e messi i dirigenti comunali al posto degli amministratori, la commissaria ha tentato di riportare i conti in ordine e di dare maggior ascolto alla commissione parenti, che da tempo segnalava dei disagi. Naturalmente la cura non è stata indolore e c’è stato anche chi, come l’ex direttore Luigi Piana, ha fatto causa per recuperare delle spettanze che lo hanno visto vincitore.
Giunta l’era Palestra, è stato rieletto un consiglio d’amministrazione e i dirigenti comunali sono tornati a occuparsi dei propri uffici. Il 31 marzo scorso in consiglio comunale è stato approvato il bilancio consuntivo 2014, ma con grande fatica da parte dell’assessore Barbara Scifo perché nel frattempo, con tutto ciò che è accaduto, la “Gallazzi Vismara” è diventata argomento di polemica accesa. A cominciare dalle rette, passate nel giro di un anno per gli aresini da 1720 a 1828 euro per effetto degli adeguamenti Istat avvenuti il 1° gennaio 2014 dell’1,7% e il 1° agosto 2014 del 2,5 per i residenti. I parenti degli aresini, considerati non residenti, hanno addirittura avuto un aumento del 5 per cento. Quest’anno l’adeguamento Istat è minimo o inesistente, ma vi sono comunque maggiori esborsi. Il primo riguarda la lavanderia, che non è più contemplata all’interno della retta. Per avvalersi del servizio bisogna ora aggiungere 59 euro mensili (Iva compresa). Un altro riguarda la Misericordia la quale, in cambio degli spazi per la propria sede messi a disposizione da parte del comune, aveva con l’amministrazione comunale una convenzione in base a cui erogava alla “Gallazzi Vismara” il servizio gratuito di trasporto degli anziani, in particolare dalla rsa ai vari centri medici in caso di necessità di cure esterne alla casa di riposo. Ora tale servizio, dicono dalla minoranza consiliare, è rimasto solo in caso di urgenza.
Lo scontento si allunga inoltre sulla ristorazione, che a detta di Maria Turconi, ex assessore ai servizi sociali e rappresentante della Commissione Parenti, pare non sia adeguata alle esigenze degli anziani. “Lo abbiamo più volte segnalato per lettera – spiega – ma per tutta risposta ci hanno fatto sapere che nomineranno una ‘commissione mensa di esperti’ perché non noi non siamo sufficientemente preparati per poter valutare se i pasti erogati siano o no appropriati. Eppure noi della commissione parenti, per le nostre valutazioni, ci facevamo portare un piatto con degli assaggi di tutte le portate e quattro forchette. Si pensi, ad esempio, che quando a pranzo viene preparata la cassoela (un piatto milanese di verze e salamelle) gli anziani hanno come alternativa solo del prosciutto. Che sarà la stessa vivanda che troveranno la sera!”. Turconi lamenta anche il fatto che il nuovo cda impedisca dopo una certa ora l’accesso ai parenti ai piani superiori: “Ora non sappiamo più che tipo di assistenza effettiva venga erogata dopo un cderto orario, soprattutto di sera e di notte”.
La “Gallazzi Vismara”, il cui bilancio 2014 è stato comunque ripianato dall’Amministrazione per 150mila euro, è anche fra i motivi di maretta all’interno della stessa maggioranza. Alcuni esponenti del Pd di vecchia data, infatti, da tempo non nascondono in città il proprio scontento per una giunta ritenuta troppo autonoma. La punta di un icerberg?
Ombretta T. Rinieri
(Il Notiziario – 10 aprile 2015 – pag.74)