Razionalizzazione delle partecipate. A rischio Smg e Comunimprese
5 Aprile 2015 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Aziende, Cronaca, Economia, Locale, Politica |
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ARESE – Approvato nei termini del 31 marzo il piano di razionalizzazione delle società nelle quali Arese detiene delle partecipazioni dirette o indirette. Il piano, illustrato in consiglio comunale dal sindaco Michela Palestra e dall’assessore Giuseppe Augurusa, fu pensato con la legge finanziaria 2008 allorché ci si accorse come i conti spesso in rosso di queste aziende si riflettessero sui bilanci degli enti pubblici.
Diversi i criteri da applicare per l’eliminazione della partecipazione, fra cui l’attività similare rispetto a quella di altre partecipate, l’oggetto sociale che deve essere coerente con la funzione istituzionale e il rapporto sproporzionato tra dipendenti e amministratori (governance) . La panoramica in consiglio comunale, incompleta, ha riguardato le partecipati più rilevanti quali Cap Holding, Gesem, Smg, Comunimprese e Infoenergia e si è basata sugli esercizi 2013, in quanto quelli del 2014 non sono stati ancora certificati.
L’Amministrazione continuerà ad avere la sua partecipazione dello 0,844 nella Cap Holding, la società partecipata da 196 comuni che si occupa del servizio idrico. “La partecipazione in Cup Holding – ha spiegato l’assessore Augurusa – è un obbligo, non una scelta. Il senso di continuare a stare nella società con una partecipazione così bassa è volta in un’ottica di controllo”.
Fra le novità vi è l’orientamento dell’Amministrazione di dismettere la propria partecipazione nella società del gas Smg, controllata attraverso la Gesem. “In realtà i comuni controllano solo il 75% del capitale di Smg – ha spiegato Augurusa – mentre il 25% di Sigef, per le note vicende, è in mano al Tribunale”. La società è però fra i gioiellini di Arese: conti in ordine (“migliori di quelli di Gesem”, ha detto Augurusa) e con una governance in linea: un amministratore a fronte di dieci dipendenti.
“Su Smg e Gesem – ha detto il sindaco Michela Palestra – bisognerà avere particolare attenzione per la norma. Nessuna delle due comporta dei costi aggiuntivi per il comune e hanno un valore intrinseco nella loro attività, che si trasferisce in un beneficio per il territorio o per l’ente pubblico. E’ singolare che con la situazione delle partecipate a livello nazionale, Arese si ritrovi a discutere di società la cui esistenza non è un problema per il comune. Si è quindi condiviso con gli altri comuni soci del rhodense e del garbagnatese , che gli effetti politici della relazione sulle partecipate saranno in realtà definiti e accolti nell’assemblea dei soci, che è la sede corretta per le azioni successive”.
Comunque, se Gesem rientra nei fini istituzionali, diversa è la posizione su Smg per cui il comune darà mandato a Gesem di valorizzare la cessione del 75% delle quote di mercato a valori coerenti dopo una verifica tecnico-legale. “La questione della confisca del 25% da parte del Tribunale e del modo come annullarla – ha detto il sindaco – dovrà essere valutata attentamente da Gesem, affinché qualsiasi azione non abbia come conseguenza la diminuzione del valore ipotizzato di Smg”.
A rischio anche Comunimprese. La società consortile a responsabilità limitata, che come Smg ha un capitale misto (il 65% è pubblico, il resto privato), era nata nel 2000 come agenzia per lo sviluppo e la promozione del territorio . Oggi però non rispetta la governance, perché i cinque amministratori sono superiori agli zero dipendenti. Pertanto Arese si adegua e si rimette all’assemblea dei soci sulle azioni da intraprendere nell’arco di quest’anno.
Infoenergia sta razionalizzando essa stessa chiudendo la sede a Garbagnate. Fra le razionalizzazioni anche la messa in liquidazione nel 2014 del Consorzio per la reindustrializzazione dell’area di Arese.
Ombretta T. Rinieri