Cane avvelenato da bocconi sparsi nel prato: chiuso per bonifica il “Parco della Roggia”
27 Febbraio 2015 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Allarmi, Animali, Cronaca, Sanitaria, Sociale |
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E’ il secondo caso in pochi mesi in città. L’allarme è alto
ARESE – Qualcuno si diverte ad abbandonare bocconi avvelenati nei parchi di Arese. Da qualche mese, l’allarme correva in rete fra i proprietari dei cani, dopo che a morire per primo fra atroci dolori era stato un cocker del parchetto di Viale Einaudi. Il padrone aveva affisso un messaggio nell’area cani rendendo noto il pericolo e da allora vi era molta preoccupazione fra la gente. Tutto, però, era rimasto nell’orbita del passaparola internettiano. Finché, nei giorni scorsi, non è arrivato il secondo caso . Questa volta al Parco della Roggia con un pitbull. Il cane, preso in tempo, si è salvato, ma ovviamente il nuovo episodio ha dato fondamento all’allarme.
La notizia ha finito per alimentare una grossa discussione sulla pagina Facebook del comune. Svariate le lamentele. Da quelle dei genitori dei bambini per la presenza dei cani nei giardinetti, a quelle dei padroni dei cani che invitavano a non fare di tutta un’erba un fascio specificando che la colpa non è degli animali ma di quei padroni che non raccolgono le deiezioni. A moderare quei cittadini che avendo entrambi sia bambini che cani, ne difendevano il diritto di entrambi a stare nelle aree verdi. Tutti, però, contro il comune che non interveniva con a pulire l’area dai bocconi avvelenati con l’amministrazione comunale che rispondeva di non aver avuto denunce su casi di avvelenamento.
Letto il messaggio, il proprietario del pitbull ha provveduto subito a recarsi in comune a portare copia della denuncia e dei documenti veterinari attestanti l’avvelenamento. E immediatamente è partita l’ordinanza del sindaco Michela Palestra di chiusura del Parco della Roggia nei giorni 24 e 25 febbraio per la pulizia dell’area. Quanto accaduto ad Arese si inquadra in un allarme ben più ampio lanciato proprio negli stessi giorni nei tg e nei quotidiani nazionali sull’avvelenamento persistente su tutto il territorio nazionale di cani e gatti. Un fenomeno che sarebbe in crescita esponenziale e che ad Arese non è per nulla risolto, perché il responsabile degli avvelenamenti non è stato ancora individuato
Ombretta T. Rinieri
(Il Notiziario – 27 febbraio 2015 – pag. 81)