L’addio di Arese ad Angela Villa
23 Gennaio 2015 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Associazioni, Cronaca, Impegno civile, Personaggi, Religione, Sociale |
Commenti disabilitati
|
ARESE – Silenziosa, operosa e amorevole. Di grande valore umano e sociale. E, una grande ‘madre’. Era così Angela Villa, moglie del più noto presidente dei Barabba’s Clown Massimo Giuggioli, ma presenza preziosa e discreta nella piccola villetta all’interno del Centro Salesiano di Arese. Aveva 52 anni e un male incurabile contro cui combatteva coraggiosamente da diversi anni. Angela si è spenta lunedì 19 gennaio. Lascia di sé un ricordo indelebile in quanti l’hanno conosciuta, in suo marito, nei suoi tre figli e in tutti i ragazzi meno fortunati, che nel tempo ha cresciuto accogliendoli nella sua casa in affido.
I funerali, celebrati da don Renzo Ferraroli, si sono tenuti mercoledì 21 gennaio a ‘Maria Aiuto dei Cristiani’. Il sacerdote ha parlato come se lei fosse ancora viva e potesse ascoltarlo e, in contemporanea con il rito funebre, sono stati celebrati due riti anche in Rwanda e Andalusia. Noi la ricordiamo con “Non basta possedere il sole se non siamo capaci di regalarlo”, ossia la preghiera che Angela recitava sempre: “Fa’, o Signore, che io sia nel mio piccolo una concreatrice e suscitatrice di speranza. Fa’, o Signore, che avverta sempre il senso del limite anche delle cose migliori, più riuscite, più belle perché non abbia a sedermi bloccando il mio impegno a migliorare me stessa nel servizio agli altri. Signore, aiutami a servire più che ad essere servita, ad agire più che a parlare, ad amare chi chiede di essere amato, ad amare anche le differenze, i diversi a perdonare e riconciliarmi senza lasciare passare troppo tempo, perché il perdono è proprio dei figli di Dio. Signore, mi hai chiamata ad essere educatrice, ad incarnarmi negli altri, dove tu sei presente come ragazzo di strada, come povera vittima di violenza, di abbandono, di rifiuto. Ci tengo a non deluderti ma tu stammi sempre vicino. Amen. Così sia. Sia davvero così!”.
O.T.R.
(Il Notiziario – 23 gennaio 2015 -pag. 74)