Russel e Fontana: fantastico weekend in Villa
30 Maggio 2014 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Arte, Bianca, Cronaca, Cultura, Cultura Locale, Edilizia, Eventi, Patrimonio artistico, Scuola, Sociale, Spazio giovani, Territorio |
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ARESE – BOLLATE “Quando ho avuto l’idea con Ilaria non immaginavamo un risultato così grande dell’evento, sia per la qualità elevata delle opere dei ragazzi che per la partecipazione e il coinvolgimento degli studenti, dei loro genitori e delle associazioni che ci hanno aiutato a organizzarlo”. Per un week end il liceo artistico ‘Lucio Fontana’ di Arese, insieme al Russell di Garbagnate, ha trasmigrato sabato e domenica scorsi nella prestigiosa cornice di Villa Arconati a Castellazzo di Bollate e Silvia Colombo, la docente di storia dell’arte che insieme a Ilaria Medico dell’area didattica della Fondazione Augusto Rancilio ha avuto l’intuizione del connubio scuola-Villa non sta più nella pelle per l’entusiasmo. La manifestazione ha premiato lo sforzo organizzativo e l’impegno del liceo con un grande successo di pubblico che ha portato a un incasso di 2770 euro che il liceo devolverà alla fondazione quale contributo al restauro della dimora gentilizia.
Aperti per l’occasione i giardini, la Sala dei Galliari e l’ala Nord Ovest affrescata attorno agli anni 40 del Seicento (dipinti mai studiati prima!) con una parte degli studenti trasformati in chaperon e una parte impegnati a spiegare il significato delle opere realizzate nell’ambito di un progetto sulla legalità promosso dal professore di letteratura Umberto Rollino e sviluppato in collaborazione con i colleghi Ivano Ceriani dell’indirizzo di cinematografia , Domenico Bulfaro ed Eugenio Gigliola degli indirizzi design e architettura. “A scuola di delizia” ha ricevuto sabato gli auguri dei sindaci di Arese e Bollate, Michela Palestra e Stefania Lorusso, e registrato all’inaugurazione gli intervenuti di Jole Garuti presidente dell’associazione sulla criminalità organizzata Saveria Antiochia Omiron, la referente di Libera sul territorio Gaia Baschirotto o e il presidente della Fondazione Far Cesare Rancilio, favorevolmente stupito nel vedere così tanti ragazzi coinvolti nella manifestazione.
Il progetto arte-legalità si è sviluppato durante l’anno scolastico con una parte iniziale durante la quale i ragazzi hanno incontrato Jole Garuti, scrittori e poeti che a vario titolo si battono per sconfiggere la cultura criminale. “Dopo gli incontri – racconta Rollino – abbiamo chiesto ai ragazzi di essere protagonisti chiedendo loro di trasformare in opere d’arte le emozioni e le passioni che i racconti avevano suscitato in loro. Si è riflettuto sulla necessità di far capire ai ragazzi il substrato etico della legalità e a loro ho portato la mia esperienza di napoletano a contatto quotidiano con la malavita e la lezione di Giancarlo Siani, un giornalista ucciso dalla camorra nell’85, il quale andando nelle scuole insegnava che fare il giornalista voleva dire per lui informare perché una persona informata è una persona che può scegliere”.
Eugegnio Gigliola ha diviso i suoi studenti in cinque gruppi dando loro un immaginario lotto di terreno sequestrato alla mafia e i ragazzi hanno risposto immaginando case che andassero alle vittime della criminalità organizzata privilegiando nei loro progetti gli spazi socializzanti.
Il week end in Villa del Fontana non è stato solo impegno. Musica e spettacoli hanno contornato le mostre e allietato i momenti di relax. Risate a crepapelle con le gag dei sedicenni Rodrigo Robbiati e Davide Caviglia i quali, in pieno stile commedia dell’arte e diretti dall’entusiasmo contagioso delle loro docenti Monica Tonnellato (inglese e regista teatrale) e Silvia Rossi (lettere), si sono esibiti estremizzando in chiave ironica episodi vissuti in classe.
La due giorni ha messo in evidenza l’enorme potenzialità del liceo artistico Fontana sul territorio e sono stati lo spunto di riflessione sull’inadeguatezza della sede di Arese in cui i ragazzi da sempre sono stretti e costretti. Nato da una costola del Boccioni di Milano, il ‘Fontana’ si è insediato ad Arese in una struttura nata come scuola elementare e lì è rimasto confinato pur crescendo negli anni per numero di iscritti e ‘fama’ arrivando a rispondere a un’esigenza formativa di ben venti comuni. Dopo innumerevoli proteste, un prefabbricato in giardino ha alleviato in tempi relativamente recenti i disagi di sovraffollamento, ma gli spazi restano inadeguati per la sua tipologia d’indirizzo di studi. Ai tempi della giunta provinciale Penati spuntò fuori il progetto per una nuova sede Garbagnate Milanese, meglio servita dai mezzi pubblici, nella fornace Gianotti. Grandi annunci e titoli di giornale senza che seguissero azioni concrete.
“Se vi proponessero uno spazio nell’ex Alfa Romeo?”, chiedo un po’ provocatoriamente incontrando i docenti in Villa. “Perché no? – risponde Eugenio Gigliola – E’ a due passi e sarebbe una situazione a mio parere abbastanza indicata, ma forse in quell’area gli interessi sono diversi”. “Qui? – insisto scrutando i giovani sorridenti sparsi per i giardini e gli spazi della Villa Arconati – Sarebbe fantastico, ma è un’utopia” , si lascia sfuggire Monica Tonellato, passando nello spazio di un attimo dall’entusiasmo del sogno alla realtà di tutti i giorni.
Ombretta T. Rinieri
(Il Notiziario – 30 maggio 2014 – pag. 74)