Sindacato internazionale, Bezos di Amazon il peggior datore di lavoro
22 Maggio 2014 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Aziende, Cronaca, Economia, Lavoro, Sindacale, Sociale |
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Raccogliendo i pareri di oltre 20mila lavoratori, la Confederazione mondiale dei sindacati ha stilato una classifica sui datori di lavoro colpevoli di imporre ai propri dipendenti condizioni di lavoro stile rivoluzione industriale. Nel rendere la lista nera a Berlino durante il congresso dei 1500 delegati dei 161 paesi membri, il segretario generale dello Ituc Sharan Burrow ha spiegato che “il potere delle imprese è ormai fuori controllo” con governi terrorizzati dalle continue minacce. “Abbiamo deciso di indicare i peggiori datori di lavoro – ha detto la Burrow – perché minando i diritti dei lavoratori minano anche la democrazia“.
Sotto accusa in particolare Jeff Bezos di Amazon, che ha conquistato la cima della triste classifica. “In Germania – ha detto il segretario del sindacato mondiale – Amazon tratta i suoi lavoratori come se fossero dei robot con disprezzo per la dignità e i diritti dei lavoratori. I dipendenti impiegati nei centri di distribuzione sono tenuti a indossare un braccialetto digitale che registra ogni loro mossa. Non sono presenti protocolli concordati su pause e velocità e sono diffusi bullismo aziendale e molestie. In magazzino i lavoratori devono percorrere a piedi fino a 15 miglia / 24 km al giorno”.
Oltre alla violazioni dei diritti dei lavoratori, la classifica ha preso in esame anche illeciti come evasione fiscale e i tentativi di influenzare l’opinione pubblica.
Gli altri manager della lista sindacale dei peggiori datori di lavoro sono:
- C. Douglas McMillon, CEO Wal-Mart Stores
- Jamie Dimon, CEO JP Morgan Chase
- Loyd Blankfein, CEO Goldman Sachs Group
- Charles Koch, CEO Koch Industries
- Lee Kun-Hee, Chairman Samsung Group
- Ivan Glasenberg, CEO Glencore Xstrata