La rabbia sulla viabilità arriva davanti al Comune
16 Maggio 2014 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Area Metropolitana, Cittadini, Cronaca, ex Alfa Romeo, Infrastrutture, Locale, Politica, Territorio, Viabillità |
L’Amministrazione annuncia querele e fa scattare la reazione di Passaparola
ARESE – Querele e minacce di contro querele. Questo l’epilogo della manifestazione contro il piano di revisione viabilistico cittadino organizzata sabato 10 maggio dal comitato Passaparola. La piega, imprevista, dopo un comunicato emesso nel pomeriggio dall’amministrazione sulla pagina Facebook in cui si accusava un gruppo di cittadini di aver tentato, su invito dei relatori, un’irruzione in comune “minacciando e insultando Sindaco e Giunta, oltre a suscitare notevole preoccupazione fra i dipendenti che si trovavano a fare il loro dovere” costringendo “i carabinieri ad intervenire per impedire che la situazione degenerasse”.
Nel comunicato – in alcuni tratti teso a rassicurare gli aresini che nonostante “i pochi inqualificabili che usano un linguaggio violento sarà sempre data loro la possibilità di avere con la giunta un dialogo civile” – è stato reso noto l’inoltro nei giorni precedenti da parte di giunta e presidente del consiglio di una denuncia querela per ipotesi di diffamazione e che tale denuncia sarà integrata con i “gravi fatti” accaduti sabato, al termine degli accertamenti da parte delle autorità competenti e che eventuali costi per le azioni legali intraprese, per precisa volontà della giunta, ricadranno sui singoli e non sul comune. Il comunicato è stato poi pubblicato anche sul sito del comune di Arese lunedì.
Se non fosse stato per il comunicato, la cronaca della manifestazione in se stessa sarebbe scivolata via quasi insipiente: una piazza Dalla Chiesa non gremita all’inverosimile anche per la coincidenza della ‘giornata della scienza’ al centro Giada, bambini, famiglie e anziani composti ad ascoltare Massimiliano Seregni e Marco Veroni, qualche aresino con la maglietta di ‘Io amo Arese’, gente in bicicletta per una scappata e via e tanti palloncini rossi a colorare la giornata. A conclusione delle relazioni dal palco Seregni ha invitato Filippo Riva a protocollare un documento con le oltre 4200 firme raccolte e il Riva, portandosi alle porte del municipio, è stato seguito da una parte degli astanti. Davanti alle porte scorrevoli hanno però trovato il maresciallo dei carabinieri Vindigni, che nell’ambito delle proprie competenze di ordine pubblico ha filtrato l’entrata delle persone poche alla volta. Una volta all’interno, trovato il protocollo chiuso, Riva si è rivolto all’Urp. Qui un gruppetto che lo aveva seguito avrebbe inscenato una protesta simbolica depositando in un cestino dei pezzetti di carta igienica sul modello di una protesta spagnola, che comunque sarebbero stati portati via dagli stessi.
In definitiva, a parte questo episodio deprecabile, la percezione per coloro che hanno seguito gli eventi in piazza e davanti
al comune non è stata di assistere alla scena di una massa impetuosa e violenta che si abbatteva in municipio.
Il comunicato dell’amministrazione ha così avuto l’effetto, questo sì, dirompente, di sollevare un vespaio sulla pagina face book da parte di chi era in piazza con commenti indignati al comunicato. Cui sono seguiti altri comunicati. Uno, di Seregni, in cui nello smentire la ricostruzione dell’amministrazione, si afferma che le forze dell’ordine erano presenti come di prassi a tutela dell’incolumità pubblica dopo che lo stesso comitato aveva informato la questura della manifestazione e in cui si avverte che se “l’amministrazione comunale querela i cittadini per quello che dicono, allora sarà Passaparola a difenderli in giudizio” finendo per diffondere immagini dell’assessore Roberta Tellini e della presidente del consiglio Veronica Cerea intente a scattare fotografie della piazza in manifestazione da dietro le finestre dell’ufficio del sindaco.
Il secondo comunicato è del Patto Civico con cui Pd, Un Forum per la Città, Unione Italiana e Sel rimarcando la presenza fra i manifestanti degli ex amministratori di centrodestra sottolineano come l’appoggio alla battaglia per la viabilità sia del tutto strumentale alla riconquista del potere cittadino da parte di costoro, perché l’attuale amministrazione “sta smontando pezzo dopo pezzo il vecchio sistema che ha gestito per vent’anni la cosa pubblica” ad Arese. Seregni, ex assessore, ne starebbe facendo il giuoco. Lo dimostrerebbe, secondo il Forum, la presenza in passaparola del vice-coordinatore provinciale di Forza Italia Fabio Altitonante. Sel trova singolare “che un gruppo di persone siano diventati all’improvviso super tecnici e che si mettano ad insegnare a chi si occupa di traffico per professione da anni come si progetta una rotonda, il grado di entrata nella rotonda stessa e quant’altro”.
Ombretta T. Rinieri
(articolo completo del pezzo pubblicato sul Notiziario del 16 maggio 2014 a pag. 73)