Rabbia e furore all’incontro di Passaparola
9 Maggio 2014 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Area Metropolitana, Cittadini, Cronaca, ex Alfa Romeo, Expo, Infrastrutture, Locale, Politica, Territorio, Viabillità |
La viabilità ormai spacca gli aresini. Sabato manifestazione fin sotto le finestre del Comune. Da diversi complessi residenziali la bocciatura del progetto delle rotonde
ARESE – Viabilità: si spacca la città. La serata di lunedì scorso all’auditorium organizzata dal comitato Passaparola ha segnato nella cittadinanza una linea di demarcazione tra i pro e i contro non più solo sulla viabilità, ma anche sul consenso all’attuale amministrazione, che, è stato detto, vuole realizzare un piano che in campagna elettorale ha bollato come “irricevibile” sul giornale del Pd, ‘La Torrazza’.
I relatori del Comitato, Marco Veroni e Massimiliano Seregni, forti di una petizione contro le rotonde arrivata a 4300 firme di residenti, hanno smontato su maxi schermo pezzo per pezzo il progetto-definitivo in corso di validazione, basandosi, non sul rendering pubblicato sul sito istituzionale settimana scorsa (e di cui Il Notiziario ha dato conto sullo scorso numero), ma sulle mappe del progetto-definitivo in corso di validazione pubblicate dalla consigliera Laura Antimiani sul sito del Movimento 5 Stelle.
Nel ricordare che il sindaco Fornaro stralciò la viabilità dal progetto del centro commerciale dopo aver ricevuto 3700 firme non tutte di aresini, Veroni e Seregni hanno rimarcato come la giunta Palestra stia procedendo come un carro armato per la propria strada a dispetto dei propri proclami sulla partecipazione. Molti cittadini sono intervenuti protestando vivacemente contro vari aspetti del piano. Arese 3 è preoccupata perché non potrà più uscire dal cancello di casa, il Plan per la circumnavigazione d’entrata e uscita dai villaggi a causa dello spartitraffico che impedirà l’accesso a via dei Tigli. Gli abitanti tra via Matteotti e viale Resegone (riferimento ex bar Apollo) non sono d’accordo sull’eliminazione del semaforo, mentre le case Gescal temono l’ esproprio del loro giardino. Le corsie preferenziali per gli autobus sono state messe sotto accusa perché la loro realizzazione comporterà l’eliminazione di vari parcheggi lungo le vie Gran Paradiso, Resegone e Matteotti. Imbufaliti i commercianti. Inoltre, la concomitanza degli assi viari con i marciapiedi ciclopedonali, metterebbero a rischio ciclisti e pedoni così come anche le rotonde, il cui cordolo sormontabile e l’angolo di deflessione troppo basso, si teme, eviterà alle auto di rallentare proprio in prossimità degli attraversamenti pedonali. Inadeguato sarebbe pure lo spartitraffico di cinquanta centimetri, definito ‘salvagente’, sul quale dovrebbero sostare persone e carrozzine in attesa di attraversare in quanto troppo piccolo. “In via Matteotti – ha detto Gianfranco Vizzotto – sparisce il percorso zebrato. Le auto parcheggiando andranno a finire con il muso sul marciapiede”.
“In via Gran Paradiso – ha detto Seregni – verranno tolti i parcheggi per far passare autobus che non esistono. In quella strada la ciclabile c’è già, perché toglierla e metterla sul marciapiede? Dov’è la sicurezza delle piste ciclopedonali? Per i pedoni la parte massima di marciapiede che viene recuperato è di un metro. Avranno due alternative: o fare lo slalom tra pali e alberi o andare nella pista ciclopedonale. Inoltre, fra qualche anno, le radici degli alberi invaderanno le piste. E’ ovvio quello che succederà. I parcheggi spariscono anche all’incrocio tra via Nuvolari e via Platani per fare la rotonda”. Non va meglio per la riqualificazione del verde. “Quale? – ha detto Seregni – verranno tagliati gli alberi ad alto fusto per far posto a 102 alberelli che ci metteranno anni per crescere”.
“Io abito in via Col di Lana dove c’è la Palestra – ha detto un cittadino- da sempre abbiamo auto che durante la settimana accompagnano i ragazzi e parcheggiano ogni dove. Perfino sul prato. Più di qualche sera abbiamo dovuto scendere in palestra a chiedere di spostare l’auto dai box per poter uscire. In via Monterosa c’è una cabina perché lì c’è una grossa vasca per il recupero delle acque fognarie. Vorrei capire cosa succederà. Quando mi hanno presentato il progetto, l’ho ritenuto subito folle. Nella mia vita ho macinato chilometri e so cosa vogliono dire le rotonde”.
Per il comitato Passaparola la soluzione è una strada esterna, come la stanno realizzando Garbagnate, Lainate e Rho.Domani, sabato 10 maggio chiederà a gran voce un referendum contro il progetto delle rotonde guidando una manifestazione fino a sotto le porte del municipio. Intanto su Facebook si aprono gruppi pro e contro la nuova viabilità aresina. Il più ‘caldo’ è quello aperto gestito da Stefano Pignataro. Ormai un banco di prova per l’Amministrazione.
Ombretta T. Rinieri
(Il Notiziario – 9 maggio 2014 – pag.65)