Un documento scuote la Smg
28 Marzo 2014 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Bianca, Cronaca |
L’organo di vigilanza scrive ai sindaci i forti dubbi su un licenziamento e sul successivo avvio di una transazione economica
Come mai è avvenuto tutto ciò? E non esclude di segnalare il fatto all’autorità giudiziaria
ARESE – Una dipendente licenziata in tronco. Una transazione economica che la riguarda avviata dall’avvocato della Smg (società municipalizzata gas) su mandato dell’amministratore unico, che a sua volta aveva firmato la lettera di licenziamento. Il ritiro delle deleghe di firma al direttore generale di Smg Bartolomeo Zoccoli che si era detto contrario alla trattativa e una dirompente relazione dell’organo di vigilanza di Gesem e di Smg a firma Angelo Jannone in cui si parla di indizi di reato, in astratto, quali concussione, corruzione e false e reticenti dichiarazioni.
Ce n’è abbastanza per aver fatto fare un salto dalla loro poltrona ai sindaci di Pogliano, Lainate, Nerviano e, Arese, i comuni soci di Gesem, che di Smg detiene il 75% del capitale.
La relazione dell’organo di vigilanza, datata 6 marzo 2014, si apre rimarcando la mancata comunicazione all’organo di vigilanza stesso di quanto stava avvenendo in Smg da parte dei responsabili dei processi sensibili. Fa eccezione Bartolomeo Zoccoli.
Il 24 gennaio 2014 l’amministratore unico di Smg licenzia una dipendente ma stranamente avvia con lei “trattative stragiudiziali per addivenire ad un accordo transattivo”.
“Gli accordi transativi – spiega l’organo di vigilanza – sono stati individuati come uno dei processi sensibili in quanto essi potrebbero sottendere – in astratto – una serie di reati: dalla corruzione (ad esempio si offre un’ uscita vantaggiosa a un dipendente quale contropartita verso un pubblico ufficiale), alla concussione ( ad esempio vengono esercitate pressioni da parte di un pubblico ufficiale e vi concorre un soggetto apicale della società), alla induzione a rendere dichiarazioni false o reticenti (viene offerta a un dipendente o ex dipendente una somma di danaro, perché eviti di rendere talune dichiarazioni all’AG o le renda false)”.
Sono ipotesi, è chiaro, ma leggere queste parole crea sconcerto.
E’ Zoccoli a informare l’organo di vigilanza sulla “singolare determinazione dell’ Amministratore Unico a voler chiudere atipicamente e senza alcun comprensibile interesse per la società un accordo transattivo con la dipendente in questione, con un riconoscimento di 24 mensilità, a licenziamento già avvenuto”.
Sottolinea Jannone: “Il direttore generale segnalava che tale anomalia era oltremodo accentuata dalla circostanza del rapporto di parentela della dipendente in questione con un esponente politico, circostanza che rischiava in ogni caso, di enfatizzare il significato ambiguo di un accordo di tale dimensione”. Insomma, l’organo di vigilanza vuole vederci chiaro su questo licenziamento e sul successivo avvio della transazione economica.
Le verifiche dell’odv lo portano ad accertare una comunicazione di un esponente politico locale a Zoccoli circa il licenziamento; la confidenza fatta al Presidente del cda di Gesem Quadrelli dall’amministratore unico circa le reali ragioni che lo avevano indotto a voler chiudere favorevolmente la transazione e l’improvvisa revoca dei poteri di rappresentanza della Smg in capo a Zoccoli da parte dell’amministratore unico.
“Verosimilmente – asserisce Jannone – proprio a seguito di questa divergenza di vedute, come desumibile dalla contestuale revoca dell’incarico all’avvocato, che aveva avviato, in nome e per conto di Smg, le negoziazioni con il legale della dipendente licenziata”.
Jannone termina la sua relazione informando che l’odv assume nelle società pubbliche o private a capitale pubblico la funzione di pubblico ufficiale e che, in quanto tale, sarebbe tenuto a segnalare all’autorità giudiziaria indizi di reati di cui dovesse venire a conoscenza nel corso della sua attività, “strada obbligata stante il perdurare di tale situazione senza interventi che non sta all’odv assumere ..nell’interesse della società e a tutela giuridica dello stesso organismo di vigilanza”.
Come l’hanno presa i comuni?
“La relazione dell’organo di vigilanza – spiega il sindaco di Lainate Alberto Landonio – non è molto leggera e giunge improvvisa anche perché non abbiamo mai avuto sentore di dissidi tra l’amministratore unico e Zoccoli. La revoca di alcune firme ci è sembrata un po’ strana e ne siamo preoccupati per la normale operatività della società. Martedì 25 marzo ci siamo riuniti e abbiamo chiesto a Gesem di convocare l’assemblea dei soci di Smg e di chiedere spiegazioni all’amministratore unico approfondendo i suoi comportamenti”.
Ombretta T. Rinieri
(“Il Notiziario” – 28 marzo 2014)