In Consiglio comunale la questione Sansovino e le nuove dimissioni alla Gallazzi-Vismara
28 Dicembre 2013 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Area Metropolitana, Cittadini, Cronaca, Edilizia, ex Alfa Romeo, Expo, Infrastrutture, Locale, Politica, Sanitaria, Sociale, Territorio, Viabillità |
L’operatore di Arese Sud ha chiesto una dilazione per il versamento degli oneri – Dopo il direttore sanitario, alla casa per anziani si è dimesso anche il direttore generale
ARESE – Ha riservato sorprese rispetto al fissato ordine del giorno l’ultimo consiglio comunale del 2013 del 19 dicembre scorso. La prima è la convocazione in Provincia dei sindaci di Arese, Lainate e Rho del 9 gennaio prossimo da parte dell’assessore alla viabilità Giovanni de Nicola annunciata dal sindaco Michela Palestra durante la fase delle comunicazioni al Consiglio. La seconda riguarda le dimissioni a sorpresa del direttore generale della Gallazzi Vismara Sandro Rizzoni (che seguono quelle già avvenute del direttore sanitario Truci). La terza riguarda la richiesta da parte del Fondo Sansovino al comune di un differimento delle scadenze di pagamento degli oneri di urbanizzazione per difficoltà sul mercato immobiliare a causa della crisi economica. Difficoltà portata allo scoperta dalla consigliera del Movimento 5 Stelle Laura Antimiani.
Se sull’incontro in Provincia previsto per il 9 gennaio prossimo c’è al momento poco da aggiungere alla convocazione dei sindaci, sul pandemonio scoppiato in Gallazzi Vismara che a portato alle dimissioni dei due direttori nominati a suo tempo dalla commissaria prefettizia Anna Pavone vi è parecchio da dire. Perché a quanto pare i due dirigenti si sono trovati in disaccordo con il nuovo consiglio d’amministrazione nominato dall’Amministrazione. Anche se formalmente non si dice. Comunque, le dimissioni a sopresa di Rizzoni, hanno comportato la necessità di far passare in consiglio comunale una revisione dello statuto della casa di riposo che consenta al vice presidente poteri straordinari di gestione in attesa della nomina di un nuovo direttore generale. La Gallazzi Vismara ha tenuto banco anche per la presentazione da parte degli assessori Giuseppe Augurusa e Barbara Scifo delle nuove linee d’indirizzo dell’amministrazione volte a contenerne i costi di gestione e a migliorarne la qualità.
Durante la discussione Luigi Muratori (Pdl), ricordando che nella nomina del cda la Giunta ha escluso la minoranza dalla partecipazione alle poltrone, ha asserito di non avere strumenti di valutazione per capire cosa realmente stia accadendo in casa di riposo. Entrando nel merito delle linee d’indirizzo Laura Antimiani ha parlato di “libro dei sogni”. “Qui vogliamo la botte piena e la moglie ubriaca – ha aggiunto – il m5s si astiene e chiediamo che ogni sei mesi si faccia il punto della situazione della casa di riposo”. Apprezzamenti sono in vece arrivati dal Pd attraverso il consigliere Buroni il quale ha chiesto la piena operatività delle nuove linee da parte del cda “in coerenza con le linee programmatiche della giunta laddove si faceva riferimento alla centralità della persona”. E sulla farmacia comunale, messa sul banco degli imputati dall’assessore Augurusa in quanto diseconomica, ha chiesto che si faccia “un monitoraggio per capire che cosa non va”. Sul nuovo indirizzo volto ad aumentare i servizi e non i costi, d’accordo anche Vittorio Turconi della Lega Nord, che però non ha lesinato avvertimenti: “È chiaro che ci mettete la faccia mettendo nero su bianco. Oggi siamo al fatto che la casa di riposo quasi mantenga la farmacia, al di là del magazzino. E’ giusta la divisione per capire in maniera del tutto trasparente qual è il rendimento della farmacia e quale quello della casa di riposto”. A difendere la gestione della farmacia ci ha pensato l’ex Udc Carlo Giudici, che ha detto:: “Sarei molto cauto a dire che la casa di riposo mantiene la farmacia. Non è così. Inoltre se alla farmacia chiediamo di aumentare i ricavi e contemporaneamente di operare sconti agli anziani è chiaro che non può guadagnare”.
Rispondendo ad Antimiani, Augurusa ha parlato di metodo e non di libro dei sogni. “Con le nuove linee si introduce il controllo di gestione della casa di riposo almeno pari a quello e della farmacia. Il tema è diventato d’attualità stringente quando i costi del centro diurno sono stati di 460mila euro, che è una bella villa al mare”. “Se il cda continuerà a lavorare con i ritmi con cui sta lavorando adesso – ha detto Scifo – avrà molte cose da dirci. Il direttore sanitario si è dimesso per sua volontà, ma il cda ha risposto in maniera molto solerte nel garantire la continuità, vi è stato il bando e a breve la nuova nomina”. Senza giustificazione, al momento, le dimissioni del direttore generale Rizzoni.
Passando ad Arese Sud (la cui convenzione è stata firmata nel 2011), il vice sindaco Enrico Ioli ha spiegato che Fondo Sansovino ha presentato l’ottobre scorso un’articolata proposta volta alla rimodulazione delle garanzie e a una revisione delle opere pubbliche e ha un differimento del versamento degli oneri di urbanizzazione dal 15 gennaio al 28 febbraio. Grazie alla discussione avviata in merito dalla consigliera Antimiani è emerso che tale differimento è condizionato a una trattativa in corso tra l’amministrazione e il Fondo Sansovino volto a rivedere le volumetrie del piano in misura contenitiva rispetto all’iniziale progetto. Il Fondo chiede di partire con l’edilizia convenzionata. Se la trattativa non andrà in porto il Fondo dovrà versare gli oneri come stabilito inizialmente il primo marzo 2014.
Ombretta T. Rinieri
(Il Notiziario – 28 dicembre 2013 – pag.71)