Bettinardi: “La tangenzialina avrebbe evitato l’invasione di traffico ad Arese, ma è saltata…”
15 Novembre 2013 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Area Metropolitana, Cronaca, ex Alfa Romeo, Expo, Infrastrutture, Locale, Politica, Territorio, Viabillità |
Secondo il consigliere d’opposizione, in piazza sabato, quella strada si può riproporre
ARESE – Il collegamento con la metropolitana Rho Fiera da via Gran Paradiso permetterà al traffico esterno proveniente (o diretto) a Expo o alla fermata MM Rho fiera di attraversare direttamente Arese tramite via Gran Paradiso per immettersi sulla Statale Varesina tramite viale Resegone o recarsi al centro commerciale tramite viale Nuvolari.
Le strade Gran Paradiso, Sempione, Resegone e Nuvolari diventeranno a doppia corsia per senso di marcia per ricevere il traffico di attraversamento diretto al centro commerciale, alla metropolitana Rho fiera ed a Expo. Otto rotatorie sostituiranno tutti gli incroci (compreso quello del bar Apollo) per fluidificare e favorire il traffico.
Tutti i semafori saranno tolti, anche quelli pedonali. Questo uno stralcio significativo del volantino, stampato in circa 10mila copie, che da sabato 9 novembre ha cominciato a circolare in città e che ha aperto l’offensiva sulla viabilità avviata dal gruppo internauta www.aresini.it.
All’infuori del consigliere comunale della Lega Nord Vittorio Turconi, sabato scorso al mercato c’erano tutte le forze d’opposizione, che sulla viabilità stanno facendo muro contro la giunta Palestra. Eppure questa patata bollente che viene da lontano la giunta Palestra se l’è ritrovata da gestire. Lo abbiamo ricordato a Giuseppe Bettinardi, ex segretario cittadino Udc ai tempi della giunta Perferi, il sindaco che del centro commerciale sapeva tutto in anticipo partecipando sui tavoli sovra territoriali in Regione Lombardia.
“Non è vero che è mancata l’informazione – ha risposto – se si analizzava la progettualità del Pim, già allora il piano prevedeva il progetto della tangenzialina Ovest ed elementi di dissuasione”.
Ma voi, prima dell’autunno 2009, non avevate mai detto nulla. La gente ha dovuto scoprirlo da sé…
“Dall’accordo di programma in poi ai tavoli tecnici – ha sottolineato Bettinardi, che ora è consigliere comunale della civica Arese al Centro – l’informazione è divenuta di dominio pubblico. Il centrosinistra già lo sapeva perché partecipava anch’esso ai tavoli sovra territoriali (presidente della Provincia era all’epoca Filippo Penati e sindaco di Lainate era Mario Bussini prima Margherita e poi Pd, ndr). Fuori sede ne capivano l’utilità; mentre il Comitato Difendiamo Arese sapeva perfettamente qual era lo scopo dell’asse autostradale sul territorio di Rho, tant’è che la sua contestazione fu il timore che l’asse costituisse nuova cementificazione. Pertanto il progetto era noto a tutti, così come era noto a tutti l’incremento dei flussi di traffico che oggi la giunta Palestra smentisce. E’ chiaro che ognuno strumentalmente come il comitato l’ha utilizzata con altri fini. Per Rho la tangenzialina è ininfluente in quanto quel comune risolve con il nuovo ponte dove c’è la società Vienna e il collegamento alla via De Gasperi il proprio attraversamento di Terrazzano e Mazzo. Bollate e Baranzate risolvono l’attraversamento delle frazioni con la deviazione della Varesina. Noi avremmo risolto il traffico con la tangenziale Ovest”.
L’alleggerimento su Terrazzano e Mazzo riguarda più l’Expo e il collegamento alla metropolitana di Rho fiera che il centro commerciale. Perché i finanziamenti vengono dall’adp?
“E’ inevitabile che arrivino dall’adp. I milioni complessivi sono 24. Infatti non è vero che i 7 milioni destinati ad Arese devono essere obbligatoriamente spesi per la viabilità di questo tipo. L’amministrazione poteva operare a comparti”.
Secondo voi si potrà evitare l’entrata diretta del traffico in Arese?
“Non si può più evitare perché l’attuale semaforo della Varesina all’altezza di Castellazzo verrà soppresso. Senza semaforo e con un sistema molto rapido di rotatorie, tutto il traffico proveniente da Senago, Garbagnate, Bollate e Paderno e da Paderno entrerà in Arese da viale Resegone per raggiungere la fermata della metropolitana più vicina di quest’area del Nord Ovest. L’apertura che si sta facendo sarà comoda per gli aresini, ma anche per tutti gli altri automobilisti.
Arese non sarà più un’isola?
“Esatto. La tangenzialina Ovest avrebbe creato una viabilità periferica attraverso il collegamento con via Luraghi e via Alfa Romeo e quindi sarebbe stata la tangenziale nord, la Variante della Varesina la tangenziale Est, il potenziamento della via Marconi avrebbe creato la tangenziale Sud. Tutto questo è saltato e ora rotonde e restringimenti creeranno ulteriore traffico con incolonnamenti e rallentamenti e potenziamento del pm10 perché tutti gli innesti delle laterali costituiranno delle lunghissime fila. Qui purtroppo ha fatto comodo a qualcuno ottenere del consenso rhodense e per contro ad Arese questa amministrazione non ammetterà mai che la viabilità stralciata era fondamentale, anche se sulla tavola provinciale della viabilità la tangenziale Ovest è ancora segnata perché è considerata anche per la provincia un elemento strategico. Il problema è che non è finanziata, perché attraverso lo stralcio di quello che si era ottenuto all’interno dell’adp mancano i fondi per poterla realizzare”.
Volendo, vi sono margini per riproporla?
“Secondo noi sì, perché Lainate è d’accordo in quanto a loro può tornare comoda per il raggiungimento della metropolitana a Rho. Andrebbe riaperto un tavolo con Rho. E’ questo che contesto al sindaco Michela Palestra che non vuole riaprirlo. Perché magari Rho vorrebbe in contropartita il 33% degli oneri dell’adp per rientrare attraverso la porta principale nell’accordo di programma”.
Ombretta T. Rinieri
(Il Notiziario – 15 novembre 2013 – pag.70)