Rinvio a giudizio per una dei titolari di Innova Service
25 Ottobre 2013 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Bianca, Cronaca, ex Alfa Romeo, Giudiziaria, Lavoro |
ARESE – (o.t.r.) – Aveva in casa una relazione dei carabinieri, non si sa bene come acquisita, su Corrado Delle Donne quando il delegato dello Slai Cobas era intervenuto nel 2009 a difesa dei settanta dipendenti della Riina. Il documento fu rinvenuto durante una perquisizione nel suo domicilio nell’ambito dell’indagine sulla cimice piazzata nell’ufficio di Giuseppe Sala, amministratore delegato di Expo, per cui era stata indagata dalla Procura di Milano.
Parliamo di Angela Di Marzo, fra i titolari dell’Innova Service, che nel febbraio 2011 ha licenziato ingiustamente gli ex Alfisti rimasti da allora senza lavoro nonostante la sentenza a loro favore che ne decreta il reintegro. Il fatto in questione, le è avvalso mercoledì un rinvio a giudizio da parte del gip Fabrizio D’Arcangelo su richiesta del pm Stefano Civardi che le contestava il reato di “istigazione a ignoto pubblico ufficiale a rivelarle notizie d’ufficio riservatereper il reato” (artt. 11° e 236 cp).
All’udienza del 15 ottobre del processo iniziato il 17 settembre 2013, i giudici della IV sezione penale hanno respinto le eccezioni del legale di Angela Di Marzo e riconosciuto Delle Donne e altri 42 operai parte civile. A questo punto non resta che attendere le decisioni del giudice in merito a questa forte accusa da cui la donna deve difendersi.
O.T.R.
(Originale del pezzo pubblicato sul “Notiziario” del 25 ottobre 2013 – pag. 70)