Gallazzi-Vismara stretta tra il problema coperte e lo sconcerto dopo lo scioglimento di Sedriano
18 Ottobre 2013 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Bianca, Cronaca, Giudiziaria, Locale, Politica, Sanitaria, Sociale |
A Sedriano il Comune è stato sciolto per mafia; il fatto in città ha suscitato sconcerto, perché l’ex direttore sanitario era lì consigliere di maggioranza
ARESE – “Gallazzi Vismara” questa settimana al centro della cronaca. Nazionale e locale. Mercoledì la notizia dello scioglimento per mafia di Sedriano si è diffusa come un lampo in città riportando sotto i riflettori la figura di Silvia Fagnani, aresina, capogruppo Pdl di Sedriano, e per anni direttore sanitario della casa di riposo, il cui contratto con la rsa fu sciolto questa primavera dal commissario prefettizio Anna Pavone. Lo stesso commissario che da aprile scorso è presidente della Commissione d’indagine proprio sul comune di Sedriano nell’ambito dell’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia che nell’ottobre del 2012 portò in carcere, fra gli altri, l’ex assessore regionale del Pdl Domenico Zambetti e Marco Scalambra, marito della Fagnani. I coniugi Scalambra – Fagnani, molto noti ad Arese, si sono sempre dichiarati estranei alle vicende di ‘ndrangheta, ma certo la svolta su Sedriano dei giorni scorsi è tornata a far parlare gli aresini.
Sul fronte locale, al “Notiziario” sono pervenute nei giorni scorsi segnalazioni circa un numero inadeguato di coperte in ‘Gallazzi Vismara’ a disposizione degli anziani. O meglio, che un certo numero di coperte, ormai lise o infeltrite, avevano perso la loro funzione di calore e non erano ancora state sostituite con l’acquisto di nuove. Un ritardo che si ripercuote sugli anziani, soprattutto perché con l’arrivo dell’autunno si sono abbassate notevolmente le temperature e perché di notte il riscaldamento è spento, mentre i parenti non possono ovviare al disagio portandole da casa perché in rsa le coperte devono essere ignifughe.
Il direttore generale Sandro Rizzoni assicura una soluzione in tempi brevi e spiega l’accaduto: “Fra la fine del 2010 e la fine del 2011 sono state acquistate 105 coperte (gli ospiti sono un centinaio), pertanto mediamente la parte più vetusta ha due anni di vita e la seconda metà un anno. Di queste, una decina che sono state lavate con maggior frequenza presentano un po’ i segni del tempo. Abbiamo già deciso di sostituirle in tempi brevi con delle trapuntine, che essendo più resistenti, avranno una durata maggiore”.Negli ultimi mesi sono molti i cambiamenti intervenuti in Gallazzi. A livello di struttura sono stati eseguiti lavori d’imbiancatura ovunque e predisposta l’installazione di una pompa di calore e fra le apparecchiature medicali è stato acquistato un elettrocardiogramma nuovo. A livello organizzativo, la giunta Palestra ha modificato lo statuto della rsa e nominato nuovo cda, riportando gli organi della casa di riposo alla situazione pre commissaria Pavone, liberando in tal modo le risorse interne del Comune dai compiti di gestione della Gallazzi. Cambiata anche tutta la commissione parenti che ora è presieduta da Maria Turconi (pluri assessore nelle giunte Perferi e assessore e vice sindaco con Pietro Ravelli) insieme a Irene Bland, Maria Luisa Paolantonio, Milena Wenzel e da Elisabetta Di Tecco.
Dal punto di vista sanitario, il nuovo direttore Truci ha vietato le libere uscite degli anziani per tutelarne l’incolumità e la loro sicurezza. In deroga, sono concessi dei permessi validi solo trenta giorni (non aumentabili) e giornalieri. Ma questa innovazione ha creato malcontento fra i parenti. Truci ha inoltre organizzato la presenza o reperibilità del medico in struttura tutti i giorni tra le 8 e le 20 e chiesto espressamente ai parenti di segnalarne le eventuali disfunzioni. Ha avviato, ed è ancora in corso, una valutazione a tappeto di tutti gli anziani organizzando a secondo della loro situazione clinica personale la visita medica più volte al giorno, una sola volta al giorno, una volta alla settimana o al bisogno.
Nel verbale della riunione con la commissione parenti del 20 luglio 2013, si legge che Rizzoni e Truci avevano operato per far diventare la “Gallazzi Vismara” in un Centro di Ricerca Universitaria (che avrebbe consentito la specializzazione della struttura) e per l’apertura all’Istituto San Raffaele con la possibilità di sostituzioni di personale, anche infermieristico. Ma che tale scelta è stata bocciata dal Sindaco e dall’Assessore alle Partecipate per carenza di metodo, assenza strategica e e diseconomicità.
A integrazione del verbale, il 16 settembre, l’amministrazione ha fatto seguire una nota spiegando di aver inteso sospendere l’iter con l’Università San Raffaele per ottenere tirocinanti in specializzazione a causa di una tempistica troppo stretta per la sottoscrizione che non permetteva la necessaria accurata valutazione della situazione da parte dell’Amministrazione facendo apparire il metodo con cui era stata sottoposta alla Giunta poco opportuno considerando il cambiamento rispetto alla vocazione socio-assistenziale della Gallazzi. Fra le righe, sfumate incrinature tra i direttori della rsa e la nuova giunta.
Ombretta T. Rinieri
“Il Notiziario” 18 ottobre 2013 – pag.64