Quando la crisi e gli alti affitti rovinano il commercio
8 Febbraio 2013 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under centro commerciale Arese, Commercio, ex Alfa Romeo, Inchieste |
Stefania Scandelli ci racconta come, a 34 anni, ha dovuto rimettere tutto in gioco
Il negozio di animali ‘Tabata’ di Stefania Scandellinella nuova sede di via Gramsci in zona Torretta
ARESE– La crisi economica c’è e si sente ovunque. Anche nella ricca Arese dove i commercianti sono da tempo in difficoltà. Ne parliamo con Stefania Scandelli, 34 anni, titolare del negozio di toelettatura e di vendita di mangime e accessori per animali “Tabata” e una passione per i quattro zampe fin da bambina che l’ha portata a scegliere di lavorare con loro nonostante un diploma in lingue e l’avvio degli studi in architettura. Stefania è anche un’esperta del comportamento di cani e gatti e i suoi clienti accettano di buon grado i suoi consigli su come trattarli. Una saggezza che le viene anche dall’essere in continua e costante vicinanza con le sue due cagnoline Tabata e Chily e i suoi quattro gatti.
“La mia è una passione generalizzata nel far star bene gli animali e nello stare bene con loro–racconta – che mi è nata fin da bambina: compravo solo ed esclusivamente giornali su di loro e giocavo solo con i peluche. Ormai sono vent’anni che faccio questo lavoro e di giorno in giorno ho imparato tutto quello che so oggi”. Il precedente negozio di ‘Tabata’ in corso Sempione
Dopo sei anni di negozio in corso Sempione, nell’estate del 2012, Stefania si è dovuta trasferire in via Gramsci, zona Torretta, a causa della crisi economica e delle intervenute difficoltà a farfronte ai costi altissimi del locale sul viale centrale aresino. Ma il trasferimento non è stato indolore e ha causato un calo di clientela. Cui si aggiungono le preoccupazioni per l’arrivo del centro commerciale. Stefania con questa intervista apre al“Notiziario” uno spaccato su come il tessuto commerciale cittadino sta vivendo l’approvazione del nuovo accordo di programma sull’ex Alfa Romeo.
“Prima del 2006 – spiega – lavoravo a Lainate, ma siccome ho sempre vissuto ad Arese e ad Arese mancava un negozio di animali, quell’anno abbiamo deciso di aprirne uno qui. I problemi sono nati quando abbiamo cominciato a sentire la crisi, probabilmente in ritardo rispetto a tanti altri settori e a tante altre attività, e quando le vendite hanno subito un netto calo, non siamo più riusciti a stare dietro al costo dell’affitto sostanzioso in corso Sempione e abbiamo dovuto ripiegare su un altro negoziomolto meno costoso”. Sul viale Stefania pagava 3mila euro al mese (3500 il primo anno). Ora ne paga seicento. Ma non avete cercato una mediazione con il proprietario dei locali? “Ho detto che stavo facendo fatica e che ogni mese diventava sempre più difficilefar fronte all’affitto – ci risponde – ma purtroppo lui ha continuato a sostenere che quello era il valore del negozio e che quindi nonc’era possibilità di scendere”.
Il tentativo di mediazione risale a metà 2010, Stefania e la mamma, con cuicondivide l’attività, stringono i denti e cercano di superare il momentaccio. Ma la situazione tra il 2011 e il 2012 peggiora finché a luglio dell’anno scorso il trasloco si rende obbligatorio. Come mai c’è voluto così tanto tempotra il sentore del problema e la soluzione? “Perché abbiamo fatto fatica a trovareun altro locale adatto a noi – continua Stefania, entrando nei particolari – purtroppo i negozi di Arese sono quasi tutti piccoli, mentre noi per il nostro tipo di attività abbiamo bisogno di unametratura fra gli 80 e i 100 mq in su. Ad Arese “Tabata”, così il nome del negoziodi Stefania, rappresenta infatti un unicum per assortimento di mangimi e accessori offerti mentre la toelettatura abbisogna di un suo spazio dedicato. Nel cambio, comunque, un consistente risparmio sui costi del locale… “Sì – ammette contenta Stefania – e per quasila stessa metratura, nel senso che prima avevo 200 mq su due piani. Nella parteinferiore avevo 100 mq per toelettatura e magazzino, che però non riuscivo asfruttare per via di una scala interna che è molto pericolosa. Adesso ho 150 mqtutti su un piano e la toelettatura a vista così i clienti possono ancheassistervi. Adesso quando non vi è sovraffollamento il cliente può fermarsi e hala possibilità di sedersi sul divano, prendersi eventualmente un caffè eleggersi il giornale. Non è costretto ad andare via come avveniva prima”. Il cambio, però, non è stato indolore. Stefania ha registrato un calo delle vendite di oltre il 50 per cento, in particolare su mangime e accessori. Comemai? “La prima difficoltà – racconta Stefania – é stato il trasloco durantel’estate quando ad Arese appena finita la scuola mamme e bambini partono estanno via durante il caldo per cui non ho potuto avvisare i clienti del trasferimento perché fino a fine giugno non sapevo nemmeno io dove sarei andata a finire. La seconda, ma immediata, è stato il fatto che il vecchio proprietario vecchio mi ha impedito di appendere un avviso sul trasferimento. A ciò si sono aggiunti i problemi con il telefono in quanto avevamo prenotato la portabilità da parecchio tempo, ma in realtà la compagnia telefonica ha ritardato e quando gli aresini sono rientrati dalle vacanze noi avevamo ancora il numero provvisorio e quindi chi provava a chiamarci trovava il vecchio numero. Per fortuna i clienti della toelettatura ci hanno seguito e il calo si è registrato prevalentemente sulla vendita. E poi c’è la crisi sta facendo la sua parte”.
OmbrettaT. Rinieri
(‘Il Notiziario’ 25 gennaio 2013 – pag. 64)