Lavoratori ex Alfa lasciati senza lavoro? Delle Donne va all’attacco. Rispondono Euromilano e Pavone
3 Febbraio 2013 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under ex Alfa Romeo, Lavoro, Sindacale |
ARESE –Ancora un rebus la sorte degli ex alfisti in presidio permanente alla portineria Sud-Ovest. Ufficialmente nessuno l’ha visto, ma esisterebbe un accordo stipulato tra Arifl (Regione Lombardia), Tea e la commissariaprefettizia ad Arese Anna Pavone che escluderebbe il ricollocamento deilavoratori nell’area ex Alfa Romeo nonostante l’adp preveda la nascita neiprossimi anni di migliaia di posti di lavoro.
L’indiscrezione è trapelata il 22 dicembre sulle pagine del“Giorno” e da allora lo Slai Cobas, da sempre particolarmente attento a tutte le manovre, si è mosso in più direzioni. Già il 4 gennaio, Corrado Delle Donne, anch’egli operaio del Biscione e delegato nazionale dello Slai Cobas, ha reso noto di aver avuto conferma da Pavone dell’ipotesi di una serie di misure che si concretizzerebberon ell’accompagnamento alla pensione dei lavoratori con i requisiti necessari, odi un’integrazione al reddito per altri, o dell’offerta di un lavoro per altri ancora, ma fuori dall’area e previa la rinuncia a qualsiasi pretesa sulle aziende che si insedieranno nel sito. Per il sindacato di base un vero eproprio “ricatto” di cui i lavoratori non capiscono le ragioni e a cui nonintendono sottostare. Perciò i Cobas hanno cercato un contatto con la società e il 7 gennaio si sono incontrati con Roberto Imberti, collaboratore dell’amministratore delegato di Euromilano Alessandro Pasquarelli nonché candidato di Sel per il Senato alle prossime elezioni politiche.
Imberti, pur confermando l’esistenza dell’accordo Arifl-Tea-Comune di Arese, Si è tuttavia astenuto dal rivelarne i contenuti affermando che al momento sarebbe “secretato”. Pungente la reazione del sindacato di base che ha scritto una lettera aperta a Nichi Vendola denunciandone le contraddizioni: Sel attacca il governo conservatore di Monti e il modello Marchionne ma avvalla la stessa politica nell’ex Alfa Romeo.
“Quando l’Alfa Romeo venne chiusa dalla Fiat –hanno scritto i Cobas – 70 operai specializzati che lavoravano alle catene dei motori ecologici, sono stati ricollocati, con un accordo firmato dalla Regione, in un’azienda di servizi che lavorava per le ditte che si sono insediate nell’area e che occupano oltre mille lavoratori, in maggioranza precari. Per nove anni siamo stati“flessibili” e abbiamo accettato tutto, dalle pulizie alla manutenzione delle strade, ma abbiamo anche denunciato la presenza della‘ndrangheta quando il prefetto di Milano diceva che “in Lombardia la mafianon esiste. Nel febbraio 2011 la ditta Innova Service ci ha licenziati. Il giudice ci ha dato ragione ma nel frattempo la proprietà dell’area (Abp) ha affidato il nostro lavoro a cooperative di lavoratori sottopagati”.
Poi l’affondo: “Caro Nichi, sai chi è che difendel’Abp? Il senatore Pietro Ichino, fino a settimana scorsa uomo del Pd, orapassato con Monti. Da due anni siamo sulla strada. Da un anno non riceviamo più neppure l’assegno di disoccupazione. Molti campano con l’aiuto dei genitori inpensione…E’ stato firmato l’accordo di programma e …A noi vengono offerti15mila euro e un“aiuto” a cercarci un lavoro solo se rinunceremo a ogni pretesadi trovarlo nell’area ex Alfa Romeo e con le ditte che vi lavorano e che vilavoreranno…caro Nichi, sai chi gestisce questa “soluzione”? Due uominidi“sinistra” :Alessandro Pasquarelli, della direzione di Legacoop Lombardia e amministratore delegato di Euromilano e il suo proconsole Roberto Imberti, chefa anche parte della segreteria provinciale di Sel…Vendola, puoi chiedere aImberti e Pasquarelli come “riescano a non vedere il dolore che sta provocandonelle viscere“ degli ex-operai Alfa Romeo? Sarebbe questa l’“offertaalternativa” al duo Monti-Marchionne? Aspettiamo una tua risposta”.
Mentre gli operai aspettano appunto la rispostada Vendola, noi siamo andati a chiedere spiegazioni direttamente alla fonte. Da Euromilano ci hanno tenuto a chiarire che la proprietà “non ha alcun obbligonei confronti degli ex alfisti perché nel momento che sono state acquistate learee la proprietà non aveva vincoli con i lavoratori”, ma che nonostante questo“si è deciso di fare un intervento sociale utile con il commissarioprefettizio intenzionata a risolvere la loro gravosa situazione”.
“Siccome è il Comune che si è fatto promotore di questa iniziativa – hanno precisato – si preferisce che sia il Comune a divulgare i dettagli dell’accordo. Ciò succederà fra pochi giorni quando le persone coinvolte saranno invitate con una lettera”.Si tratterebbe di una proposta articolata con una serie di misure diverse in favore dei lavoratori “Ed è giusto – sostengono daEuromilano – che gli operai ne vengano a conoscenza dalla diretta voce del commissario. Poi Euromilano spiegherà la propria posizione e risponderà allecritiche di cui è oggetto in questi giorni”.
Ma al di là dei contenuti specifici – insistiamo – vi sarà l’offerta di un posto di lavoro nell’area?
“Questo accordo avrà diverse opzioni – ci hanno risposto – che non sono solo un’uscita e un arrivederci, ma che è un piano soprattutto di reinserimento al lavoro. Non è detto che le manovre siano in sfavore loro, perché magari nei duemila posti di lavoro non vi è un profilo loro corrispondente. Qui invece si sta pensando aun’opzione apposta per loro”.
Non ha voluto anticipare nulla nemmeno Anna Pavone. “Nei prossimi giorni faremo un colloquio con tutte le personeinteressate – ci ha detto – e illustreremo loro la proposta. Saranno liberi diaderire o meno. Se aderiranno andremo avanti”.Ma è vero che verrà proposto lorodi rinunciare a lavorare sull’area? “Non voglio anticipare nulla fintanto che non ho ancora parlato con loro per non creare polveroni inutili –si è trincerata Pavone -perché a me interessa che trovino una soluzione, un lavoro”.I colloqui dovrebbero partire intorno al 20 di questo mese. Non resta che attendere.
Ombretta T. Rinieri
('Il Notiziario' 18 gennaio 2013 – pag.64)
Per questi operai Delle Donne fece anche lo sciopero della fame
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I Cobas scrivono a Nichi Vendola – Il fatto Quotidiano – 13 gennaio 2013
Lo Slai Cobas incontra Roberto Imberti, a detta del sindacato braccio destro di Alessandro Pasquarelli di Euromilano (società nell'azionariato dei proprietari dell'area). Imberti Fa anche parte della segreteria provinciale di Sel a Milano ed é per questo partito candidato in buona posizione nella lista Monti. Duro comunicato dello Slai Cobas a Vendola. Slai Cobas discriminato? 'Il Giorno' – 4 gennaio 2013 – Roberta Rampini
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Arese:I licenziati Alfa Romeo diretta TV – servizio di Mimmo Lombezzi – gennaio 2013