Facs sfratta Intese
2 Dicembre 2012 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Centro sportivo Arese, Inchieste, Locale, Politica |
La società deve lasciare entro il 7 dicembre
ARESE – Entro le ore 14 del 7 dicembre 2001 Intese deve lasciare il centro sportivo “Davide Ancilotto” e riconsegnare al personale di Fondazione Arese Cultura e Sport tutta la documentazione amministrativa e contabile relativa alla gestione della struttura, previa stesura di un verbale di rilascio e consegna. Pena le procedure amministrative e giudiziarie necessarie per l’esecuzione immediata dell’intimazione a tutela dell’interesse pubblico. E’ l’ultimatum a Intese con il quale il nuovo cda di Facs, guidato dal presidente Stefano Carli (Pdl), ha invertito la marcia nelle relazioni con il partner speciale scelto dal precedente cda diretto da Pogliani (Udc).
La lettera di Facs, di cui il “Notiziario” anticipava l’invio settimana scorsa, annulla il procedimento di assegnazione alla società romana e conseguentemente tutti gli atti relativi: la delibera del consiglio d’indirizzo e del consiglio di gestione del 19 luglio 2010 con la quale veniva approvato il verbale della commissione che aveva esaminato la proposta di Intese; il verbale della riunione congiunta del cdi e del cdg del 26 luglio 2010; tutti gli “atti presupposti, connessi e consequenziali che abbiano a oggetto l’affidamento del centro sportivo comunale a Intese, con particolare riguardo al verbale di consegna provvisorio degli immobili in pendenza della stipulazione del contratto”.
E’ l’epilogo dell’indagine condotta dal nuovo cda di Facs, insediatosi da circa due mesi, sull’operato di Intese nel centro sportivo. Il gruppo diretto dal procuratore Alessandro Chiappini si sarebbe reso responsabile di una serie di disservizi, mancanze e omissioni. “Gli impianti non sono utilizzati al meglio – scrive Facs nella sua missiva – risultano carenti di adeguata manutenzione ordinaria e straordinaria tale da non rendere più procrastinabile un immediato intervento da parte della Fondazione sulla base delle sue prerogative e dei suoi obblighi”. Anche al fatto che “nonostante i reiterati tentativi di Facs di “contattare Intese attraverso i rispettivi legali non si sia potuto addivenire ad alcun incontro chiarificatore”.
Stando a indiscrezioni, Intese avrebbe chiesto a Facs una dilazione di tempo per lasciare gli impianti. Richiesta che sarebbe oggetto di trattativa in queste ore da parte dei rispettivi legali.
Ombretta T. Rinieri
(‘Il Notiziario’ – 2 dicembre 2012 – pag. 79)