Centro sportivo: il Comune passa all’azione Intanto si scopre uno scontro tra Facs e Chiodi
22 Giugno 2012 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Bianca, Centro sportivo Arese, Cronaca, Inchieste |
ARESE – Il 16 giugno scorso sono decaduti i termini entro i quali Fondazione Arese Cultura e Sport poteva opporsi al recesso unilaterale deciso dal commissario prefettizio Emilio Chiodi della convenzione tra comune e fondazione per la gestione del centro sportivo. Facs non ha recriminato e ora il comune ha le mani libere per procedere all’azione possessoria. Ma i tempi non sono rapidissimi.
In settimana la nuova giunta dovrebbe scegliere lo studio legale cui affidare l’incarico e poi bisognerà attendere la pronuncia del giudice competente. “I problemi principali sono due –i spiega il sindaco Pietro Ravelli – il primo è la verifica degli impianti sportivi perché dal 16 giugno il Comune è responsabile della sicurezza e il secondo è proprio ristabilire legalmente oltre alla proprietà anche il possesso in capo al Comune del ‘Davide Ancilotto’. Perciò bisognerà valutare se i rapporti tra Intese e Facs diano a Intese titolarità a restare nel centro”. Intanto sta emergendo il retroscena di uno scontro tra Facs e il commissario prefettizio Emilio Chiodi tenutasi sul filo di lana della campagna elettorale. In una lettera inviata a Chiodi il 20 aprile scorso, il presidente di fondazione Stefano Carli ha contestato al commissario il contenuto dell’ordinanza 15 del 30 marzo 2012 laddove vi sarebbe la “pretesa di ritenere Facs l’unico interlocutore nei rapporti tra il Comune di Arese il centro sportivo”, ricordandogli che “fondazione fu costituita con la partecipazione maggioritaria, in termini economici e in funzione degli apporti immobiliari dall’amministrazione comunale” e che la convenzione tra le parti prevedeva “una serie di oneri e obblighi a carico di entrambe” dimostrando “la stretta condivisione delle decisioni prese in passato tra la precedente gestione di Facs e l’allora amministrazione comunale”.
Tradotto significa che Intese fu di fatto scelta dall’allora giunta Fornaro. Nella missiva Carli sottolinea come esistano atti formali che comprovino la ratifica del comune “in ordine all’affidamento in gestione dell’Ancilotto a Intese” nel momento in cuifu effettuata la scelta del partner. Scelta contestata dal direttivo di Facsdiretto da Carli che culminò con l’intimazione a Intese di lasciare libero il centro sportivo entro il 7 dicembre. Visto la resistenza di Intese, Facs si attendeva una presa di posizione decisa da parte di Chiodi per la restituzione del centro da parte di Intese. “Viceversa –scrive Carli – l’amministrazione comunale ha deciso di non intervenire e, anzi,di assumere un comportamento di contrasto nei confronti di Facs ritenendo quasi una colpa invece che un merito l’aver ricondotto alla legalità una situazione illegale che l’amministrazione comunale e la passata gestione di Facs avevano entrambi contribuito a creare. Quasi che il coraggio di assumersi la responsabilità di eliminare un precedente comportamento illegittimo – a suo tempo avvalorato dall’Amministrazione comunale – fosse peggio del mantenere lo status quo ante” . Carli ricorda a Chiodi il paradosso di un Comune e di una fondazione, rispettivamente proprietario e legittimo assegnatario del centro, che il 3 aprile non riescono a entrare nell’Ancilotto “per colpa di un soggetto che solo dopo il provvedimento di Facs del 24 novembre 2011 risulta un occupante“sine titulo” in conseguenza del quale Intese è ricorsa al Tar.
Alla lettera di Carli è seguito un botta e risposta da parte dei legali Chiarolanza Marsico (per il comune) e Olivetti, Ferro, Passaro (per Facs) per il quale sostanzialmente i primi rimandano gli sviluppi al giudizio del Tar mentre i secondi contestano a Chiodi di non aver fatto nulla per rientrare in possesso del centro.
Nel rimpallo delle responsabilità pesano circa 400mila euro di debiti verso i fornitori, principalmente delle energie e dell’acqua, che sono ascritti nel bilancio di fondazione di cui il comune è “partner economico di maggioranza”. “Stiamo esaminando la questione con l’assessore al bilancio – ci ha precisato l’assessore allo sport Manzin – che è anche l’assessore di riferimento per le partecipate”. Inizia un nuovo capitolo del “Davide Ancilotto”.
Ombretta T. Rinieri
(‘Il Notiziario’ – 22 giugno 2012 – pag. 65)