Il commissario Chiodi fa ricorso agli avvocati per farsi restituire la gestione del centro sportivo
10 Febbraio 2012 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Bianca, Centro sportivo Arese, Cronaca, Inchieste |
ARESE – Nella diatriba tra Facs e Intese sulla gestione del centro sportivo si inserisce con decisione il Comune di Arese, guidato dal commissario Chiodi.
Dopo le dimissioni in massa dei consiglieri del cdi di Facs (Fondazione Arese Cultura e Sport), protocollate all’amministrazione il 30 gennaio scorso e seguite al ricorso al Tar da parte della società romana che ha resistito all’intimazione di lasciare le strutture in viale Resegone entro il 7 dicembre 2011, il commissario Emilio Chiodi non ha perso tempo e venerdì 3 febbraio ha conferito agli avvocati Antonio Chiarolanza e Carlo Vincenzo Marsico con studio a Milano l’incarico di rappresentare il Comune di Arese in forma autonoma nel giudizio promosso da Intese.
In particolare, i legali potranno rappresentare e difendere il Comune di Arese, sia congiuntamente che disgiuntamente tra loro, con l’obiettivo di ottenere la definitiva restituzione del possesso del centro sportivo, “condizione necessaria per la realizzazione dell’interesse pubblico, del controllo dell’economicità ed efficienza dei lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, nonché di ristrutturazione della quale il Csda necessita…”.
Chiodi dà così seguito a quanto annunciato già all’inizio di questo scorcio 2012, quando disse che a suo parere il centro sportivo rappresentava una delle priorità comunali in quanto proprietà pubblica data in gestione in assenza di un contratto e che sarebbe intervenuto qualora Facs non fosse stata in grado di rientrare in possesso del patrimonio pubblico.
Nei passaggi della deliberazione commissariale n.15, Chiodi richiama in primis gli articoli 2 e 3 dello statuto di Facs tesi a contribuire al progresso e al miglioramento in tutti i campi della qualità della vita per ricordare i motivi alla base della convenzione 2007/2014 tra fondazione e Comune. Scopo che avrebbe dovuto concretizzarsi al meglio con l’aiuto di Intese, ma che invece si è incrinato al punto tale da indurre Facs a emettere il 24 novembre 2011 un atto di annullamento del provvedimento di consegna e gestione del centro sportivo. Nell’esaminare la “narrativa del ricorso” al Tar di Intese e la “documentazione agli atti del Comune di Arese”, Chiodi ha ravvisato un “evidente interesse del Comune, concreto e attuale, a spiegare atto di intervento autonomo”. Cui è seguito l’incarico ai legali.
Ombretta T. Rinieri
‘Il Notiziario’ 10 febbraio 2012 – pag. 63