I ‘colonnelli’ Lumbard in piazza per il Centro sportivo: le fiaccole della Lega aprono la campagna elettorale
23 Dicembre 2011 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Centro sportivo Arese, Cronaca, Eventi, Inchieste, Locale, Politica |
Non sono stati sfondati i cancelli del centro sportivo perché é stata autorizzata l’apertura
ARESE – Mentre ad Arese arriva il commissario prefettizio Emilio Chiodi, dopo la richiesta di patteggiamento da parte dell’ex sindaco dimissionario Gianluigi Fornaro per lo scandalo delle bollette del gas e le successive dimissioni in massa dei consiglieri Pdl-Udc, la Lega Nord è scesa in piazza il 15 dicembre al grido: “Riprendiamoci il centro sportivo”.
A guidare un corteo dei militanti dal Municipio fino ai cancelli di Viale Resegone nientemeno che il senatore Massimo Garavaglia, il presidente del Consiglio Regionale Davide Boni e il consigliere Fabrizio Cecchetti, il capogruppo in Provincia Giambattista Fratus e il segretario provinciale Stefano Candiani. Insieme a loro il commissario della sezione locale Vittorio Turconi, gli ex assessori allo sport e ai servizi sociali Andrea Bartolini e Massimiliano Seregni e i consiglieri comunali Celeste Gambini ed Enzo Bortolotti.
Alla manifestazione per il “Davide Ancilotto” si sono uniti fin dall’inizio l’ex direttore generale del Ccsa Alfredo Malingambi e la vice presidente della polisportiva Giovanna Anoia, il neo gruppo aresino di Unione Italiana (ex Pdl ed ex Udc) formato da Erika Seeber, Roberta Tellini, Corrado Evangelista, Simona Fossati e Antonella Omini. Ma in tarda serata sono arrivati alla spicciolata anche la capogruppo del Pd Paola Pandolfi e i consiglieri Enrico Ioli e Giancarlo Giudici. Tutti accomunati dalla stessa battaglia mirata a restituire la gestione del centro sportivo al comune.
L’azione dimostrativa, per la quale Turconi aveva chiesto tutte le autorizzazioni in Comune e allertato le forze di sicurezza (che non sono mancate all’appuntamento chiudendo il corteo a mo’ di cordone) è stata organizzata quale risposta alla mancata consegna il 7 dicembre scorso delle chiavi del centro sportivo al nuovo cda di Facs guidato dal presidente Stefano Carli da parte di
Alesssandro Chiappini. Una resistenza che prefigura l’apertura di un contenzioso legale, mentre già sul fronte giudiziario in Procura è stato aperto un fascicolo assegnato al pubblico ministero Grazia Pradella a seguito dell’esposto leghista.
Della trasparenza, come si ricorderà con l’azione portata avanti da Andrea Bartolini, la Lega ne ha fatto una questione di principio. “Credo che la trasparenza sia sempre utile – ha dichiarato Boni – perché quando i cittadini hanno conoscenza delle cose si evitano dei retro pensieri negativi sia per l’amministrazione che per la fondazione. Purtroppo chi ha lavorato nella maggioranza ha avuto una situazione non di trasparenza. Devo dire bravi ai consiglieri e alla sezione che hanno intuito questa situazione”.
Sulla vicenda Fornaro, Boni si dice un garantista. “Finché uno non è dichiarato colpevole per me è innocente – ha affermato – però sta di fatto che ognuno si deve assumere la propria responsabilità. Credo che ad Arese si vada verso una corsa solitaria della Lega alle prossime amministrative. In passato c’erano logiche legate al campo nazionale cui bisognava adeguarsi. In questo momento la situazione è totalmente diversa: dove i patti elettorali con il Pdl continuano a tenere, la Lega continuerà a stare con gli alleati. In altre situazioni prenderemo spazi diversi. Noi corriamo per cambiare il sistema, per cui non per forza dobbiamo essere alleati con qualcuno per vincere. E’ meglio essere soli che male accompagnati”.
“Da oggi – ha annunciato il segretario provinciale Stefano Candiani – la Lega è in campagna elettorale ad Arese. Correrà da sola alle prossime amministrative. Abbiamo avuto un’esperienza di governo con il Pdl che non ci ha soddisfatto, abbiamo capito che c’era qualcosa che non andava dal punto di vista della trasparenza e della legalità su questa vicenda del centro sportivo ma anche su altre. Ho voluto che la Lega Nord uscisse dalla maggioranza”.
Ma nessun mea culpa per la decisione presa nel 2009 di correre insieme con il Pdl nonostante il no della sezione aresina: “A Roma la situazione era diversa – tagliato corto Candiani – oggi abbiamo le mani libere e non intendiamo ripetere un’alleanza elettorale con il Pdl e l’Udc che ci ha deluso”.
Ombretta T. Rinieri
(‘Il Notiziario’ – 23 dicembre 2011 – pag. 80)