Accordo di programma ex Alfa, partiti e società civile in coordinamento
15 Dicembre 2011 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Area Metropolitana, Associazioni, Cittadini, ex Alfa Romeo, Territorio |
Flashback – giunta Fornaro n.82 – continua
di Ombretta T. Rinieri
‘Prealpina’ 19 maggio 2010 – pag. 21
RHO – Si é presentato ieri, nella sede delle Acli di via De Amicis, il neonato coordinamento per la difesa del territorio, costituito da comitati, associazioni, partiti e società civile del Rhodense per opporsi all’accordo di progrfamma per l’ex Alfa Romeo. Presenti fra gli altri Fausto Savini delle Acli, Gianluigi Forloni di Legambiente Rho, i segretari del Pd di Rho e Arese, il Cub Alfa, l’associazione commercianti di Lainate e il Filo della Memoria. Obiewttivo del coordinamento far giungere alle istituzioni il proprio dissenso sull’Accordo di Programma che, approvato da Regione e Provincia di Milano, deve ancora passare il valgio dei consigli comunali. Il Coordinamernto ha lanciato una petizione rivolta ai sindaci di Arese, Rho, Garbagnate e Lainate nonché al presidente del Pirellone Roberto Formigoni e di Palazzo Isimbardi Guido Podestà, in cui vengono messi sualla bilancia punbti critici e richieste. Dopo aver ricordato che il previsto nuovo centro commerciale dell’Adp sdi aggiunge a quello di previsione su Garbagnate distanti ‘non più di un chilometro’ e che la viabilità al servizio dell’insediamento a Nord e a Sud dell’A8 Milano Laghi occuperà aree agricole, anche a ridosso delle abitazioni, il documento sottolinea l’arrivo nel rhodense di un nuovo inquinamento acustico e atmosferico oltre a quello attuale già oltre i limiti imposti dalla Ue senza che il progetto in essere prenda in considerazione nessun reale incentivo per la reindustrializzazione o innovazioni produttive. ‘E’ necessario tutelare il territorio da ulteriore consumo di suolo – riporta la petizione – e da nuove fonti di congestione in una zona già ampiamente servita dalla grande distribuzione dove la realizzazione di altri due centri commerciali produrrebbe una danno alla rete commerciale dei comuni coinvolti con conseguenze economiche e sociali’.