Patto tra lavoratori e sindaco: Alfa, salviamo il salvabile
2 Dicembre 2011 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Area Metropolitana, Cronaca, ex Alfa Romeo, Locale, Politica |
Flashback – giunta Fornaro n. 30 – continua
di Ombretta T. Rinieri
‘Prealpina’ 12 gennaio 2010 – pag. 23
ARESE – Si apre un barlume di speranza per i 156 lavoratori del Centro stile, Sperimentazione e Centro tecnico dell’Alfa Romeo oggi in cassa integrazione dopo la decisione di Fiat Auto di trasferirne l’attività a Torino. Ieri i sindacalisti della FlmUniti Cub di Milano Carlo Pariani, Giuseppe Fiorito, Marco Fabrizio Zabarini e Pierluigi Sostaro hanno depositato all’ufficio protocollo del comune le osservazioni della loro sigla sindacale all’Accordo di Programma sull’area e successivamente hanno chiesto e ottenuto di essere ricevuti dal sindaco Gianluigi Fornaro.
Nell’incontro, i lavoratori hanno illustrato a Fornaro le contraddizioni del nuovo Accordo di Programma, rappresentate dall’inserimento di commerciale e residenziale che svuotano di significato le finalità per le quali lo stesso Accordo era nato e che riguardavano il rilancio del settore produttivo attraverso l’insediamento di imprese industriali, artigianali e dei servizi. “Le nuove destinazioni d’uso – hanno osservato – non sono compatibili con l’indirizzo industriale dell’area. Nell’antico polo della mobilità sostenibile sono previste attività direzionali e terziarie e destinazioni complementari quali strutture di ricerca e di formazione. Ma surrettiziamente viene consentito l’accorpamento di quest’area a quella destinata al residenziale. Il sub ambito A 6, che attualmente comprende attività di progettazione e sperimentazione di vetture e motori nonché dello stile viene spazzato via con il colpo di spugna della variante urbanistica, togliendo la possibilità per il futuro di mantenere ad Arese (città dei motori) un’attività industriale di pregio che invece dovrebbe essere custodita gelosamente. Stessa sorte per il centro tecnico. Mentre il previsto centro commerciale da 77mila mq quadrati peggiorerà il già alto inquinamento del territorio. E il tutto sta avvenendo nel centenario dalla nascita dell’Alfa Romeo. Quest’anno si rischia di festeggiare i suo funerale. L’Accordo deve essere rivisto”.
“E’ troppo tardi per ricominciare tutto daccapo – ha risposto loro Fornaro – nessun sindaco di nessun colore può oggi permettersi che un altro progetto decada totalmente e trovarsi con un’area dismessa, calcolando il campo rom che si sposta da Rho e l’Expo in arrivo. Ma politicamente possiamo incidere dal punto di vista ambientale, del lavoro e delle infrastrutture per cui tutto potrà essere fatto se ci saranno determinate caratteristiche”. Fornaro ha ricordato ai lavoratori di essersi già mosso in tal senso, facendo inserire il campus universitario all’americana con alloggi per docenti e universitari, ricercando una collaborazione con il Politecnico e chiedendo al ministero per i Beni Culturali il vincolo sul museo dell’ASlfa Romeo per evitare che venisse trasferito anche quello da Arese.
“Noi chiediamo il vincolo anche sul centro stile e sul centro tecnico in quanto attività di alto livello ingegneristico legate al marchio Alfa Romeo ad Arese. Non può Milano, capitale del design, farsi portar via dal territorio queste attività avanzate”. “E’ un’attività che potrebbe essere legata anche al futuro polo universitario – ha convenuto Fornaro, cogliendo al volo l’idea dei sindacalisti’. L’impegno ora del primo cittadino aresino è di muoversi verso Fiat in modo che rispetti l’accordo già sottoscritto in passato volto a mantenere ad Arese centro stile e attività correlate. “In fondo – ha detto – potrebbe per la prima volta rispettare un impegno sottoscritto. Si tratta solo di 150 lavoratori, non di 8 milioni. E gli spazi ci sono”.