La scuola arranca, genitori in rivolta
1 Dicembre 2011 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Bianca, Cronaca, Locale, Nazionale, Politica, Scuola |
Flashback – giunta Fornaro n.22 – continua
di Ombretta T. Rinieri
‘Prealpina’ – 29 novembre 2009 – pag. 22
Tagli, riduzione di insegnanti e tanti altri problemi. Ad Arese parte una petizione
ARESE – In Italia le riforme della scuola pubblica viaggiano come i gamberi. Così di peggioramento in peggioramento il malessere ha coinvolto anche i genitori dei ragazzi che frequentano le scuole aresine, note sul territorio per la qualità dei docenti e ricchezza del loro piano di offerta formativo. A soli tre mesi dall’apertura dell’anno scolastico 2009-2010 sono infatti ormai evidenti anche in questa cittadina, non certo ‘rossa’, gli effetti disastrosi di talune scelte prese a Roma.
L’eliminazione delle comprensenze, l’impossibilità di sostituire un insegnante assente per malattia non prima di quindici giorni uniti alla progressiva riduzione di risorse e al mancato arrivo dal Ministero dell’istruzione dei fondi per le ore straordinarie (la scuola media ha addirittura maturato un credito di oltre 120mila euro), stanno incidendo pesantemente e negativamente sul corretto funzionamento dell’attività didattica. Nella scuola media, per esempio, sono state bloccate le uscite didattiche, le gite, i mini stage di orientamento per le classi terze, ridotti i progetti interdisciplinari e le ore di tecnologia ed eliminata l’informatica. Inoltre, in caso di assenza dell’insegnante per malattia, impedimenti vari o mancata nomina, le classi vengono frazionate e gli alunni smistati in altre aule. Risultato: sovraffollamento di spazi, ore di lezione, lezioni disturbate, ritardo del programma. Con particolare danno per le terze che quest’anno dovranno sostenere gli esami d’uscita.
Il disagio è enorme anche nella scuola primaria, dove la mancanza delle compresenze si riflette oltre che sul tempo scuola e la qualità dell’insegnamento anche sui bambini in difficoltà, ai quali viene meno l’adeguato sostegno. La scuola aresina, insomma, da sempre coinvolta nelle varie progettazioni di riforma (qui vi fu anche la navescuola per la Moratti), questa volta sta oggettivamente arrancando. Il malessere sta coinvolgendo tutti: bambini, ragazzi, docenti e genitori. Nella ricerca di un rimedio, è così partita per iniziativa di un gruppo di genitori della scuola media, una petizione di firme con la quale le famiglie illustrano alla direzione didattica, al sindaco Gianluigi Fornaro e all’assessore Livio Braga i disagi organizzativi chiedendo agli esponenti politici, nel rispetto del principio di sussidiarità fra Amministrazioni, di ‘porre in essere tutte le azioni, le risorse, gli stanziamenti necessari e le strategie più opportune per porre rimedio ai disagi con l’obiettivo di assicurare il diritto allo studio nella scuola dell’obbligo’. In sostanza le famiglie chiedono al Comune di Arese, nell’interesse generale della collettività, di anticipare responsabilmente i fondi alla scuola mettendola così in grado di funzionare correttamente. Quello che non sanno è che quest’anno l’Amministrazione, non ha risorse a causa di una serie di spese sostenute sul finire del mandato della scorsa Amministrazione e rischia addirittura di non rispettare, per la prima volta, il patto di stabilità.