Ragazzi nello sporco e al freddo, il “Falcone-Borsellino” sospende le lezioni di educazione fisica
25 Novembre 2011 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Bianca, Centro sportivo Arese, Cronaca, Inchieste, Scuola |
La reggente ha scritto al Comune per capire chi é il responsabile del tendone rimasto al gelo
ARESE – Il Liceo scientifico e linguistico “Falcone Borsellino” di Arese è dotato di una sola palestra, non sufficiente a coprire la capienza di 41 classi per due ore alla settimana durante le quali i ragazzi svolgono attività motoria. Da sempre la scuola ricorre agli spazi del centro sportivo cittadino “Davide Ancilotto”. Affittando a ore, attraverso la Provincia di Milano, che è competente per gli istituti superiori, palestra, palestrina, un campo da tennis e, da quest’anno, la piscina.
Ma il 2 novembre scorso, Rossana Caldarulo, reggente dell’Istituto, è stata costretta a sospendere l’utilizzo delle strutture a causa delle condizioni poco igieniche della palestra e della mancanza di riscaldamento nel campo da tennis n.3. E presa carta e penna, ha contemporaneamente inviato una comunicazione a Intese e ad Arese Nuoto, la società che le era stata indicata quale referente, chiedendo una soluzione in tempi rapidi.
“C’è stata un po’ di confusione – racconta la dirigente – perché sinceramente pensavo che tutto si sarebbe risolto nel giro di pochi giorni per cui ho detto ai miei insegnanti di sopperire momentaneamente con un po’ più di teoria. Successivamente è però arrivata la risposta di Arese Nuoto con la quale la società declinava ogni responsabilità affermando di non essere responsabile della gestione del tendone 3. Il 21 novembre ho immediatamente scritto al Comune, che è pur sempre il proprietario del centro sportivo, e a Fondazione Arese cultura e sport. Se la questione non dovesse risolversi sarei costretta a rivolgermi ai privati. Ma a costi più alti, mentre la Provincia mi ha riconosciuto lo stesso budget dell’anno scorso”.
Nel frattempo, il Liceo ha articolato le ore di educazione motoria a rotazione, in modo da far fare a tutti l’educazione fisica, anche se in misura minore. “Ho detto agli insegnanti di portare pazienza – spiega la reggente del Liceo – perché comunque un tempo alla struttura per risolvere i problemi bisogna anche darlo. Ma non all’infinito. Ora siamo alla seconda segnalazione a Intese con il coinvolgimento dell’assessore all’istruzione Domenico Congedo e dello sport, e di Fondazione. Spero che si mettano d’accordo e che qualcuno ci dica chi gestisce il campo 3 e come e quando sarà reso vivibile. Altrimenti mi trovino loro altri spazi”.
Ombretta T. Rinieri
('Il Notiziario' 25 novembre 2011 – pag. 78)