Giudici prende le deleghe di Fornaro e si va avanti: in Consiglio la maggioranza compatta ha detto Sì
21 Ottobre 2011 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Cronaca, Giudiziaria, Locale, Politica |
Il sindaco Fornaro non si dimette e l’opposizione denuncia: ‘E’ un ribaltone’
ARESE – Pdl e Udc hanno votato martedì 18 ottobre 2011 in consiglio comunale la delibera di supplenza dei poteri e delle deleghe del sindaco Gianluigi Fornaro al vice sindaco Carlo Giudici. Il provvedimento evita così il commissariamento del Comune da parte del Prefetto di Milano a seguito della sospensione temporanea di Fornaro ai domiciliari dalla metà di settembre per l’inchiesta giudiziaria sulla Smg.
Nel primo consiglio comunale post uscita della Lega Nord dalla maggioranza aresina, in un auditorium stracolmo di cittadini, l’atto è arrivato alla votazione dopo una serie di durissime dichiarazioni da parte dell’opposizione e ha riportato la maggioranza a sostegno della neo giunta Giudici alla compagine del mandato Perferi, nonostante l’Udc non abbia alle amministrative del 2009 superato il primo turno elettorale e risulti nelle liste prefettizie forza di minoranza (togliendo in tal modo per il gioco dei numeri tre consiglieri al Pd) perché pur avendo appoggiato al ballottaggio la cordata Pdl-Lega non ha mai sottoscritto l’atto formale di apparentamento.
Perciò l’emiciclo comunale è ora composto da una maggioranza Pdl-Udc con undici consiglieri (Amitrano, Buccino, Cormanni, Arricciati, Greco, Castelli, Ardito, Perferi, Bettinardi e Baldi) e da un’opposizione passata da cinque a nove consiglieri (per il Pd Toniolo, Ioli, Gonnella, Giudici e Calaminici al posto di Secci che ha lasciato per ragioni di lavoro; per la Lega Nord Bortolotti e Gambini; l’indipendente Delmonte e il consigliere Evangelista del Pdl che il 28 settembre scorso è uscito dall’attuale maggioranza non riconoscendosi più in quella uscita dalle urne). Prossimamente Carlo Giudici, ora in carica con solo gli assessori Massari e Congedo, distribuirà le nuove deleghe assessorili rimaste vacanti dopo le dimissioni degli assessori Crisafulli, Bartolini(che aveva già sostituito Braga), Seregni (che aveva già sostituito Toniatti) e Seeber.
Dietro i numeri, emerge un drammatico scontento politico che pur scoppiato con l’arresto di Fornaro, in realtà covava da tempo sotto le ceneri. “Ci state chiedendo di ratificare un vero e proprio ribaltone della volontà degli elettori – ha attaccato nel suo intervento la capogruppo del Pd Eleonora Gonnella – in nome del vostro senso di responsabilità nei confronti di un patto con gli elettori che non esiste, perché l’unico patto che gli elettori hanno approvato con il loro voto è quello tra Pdl e Lega Nord. Un vizio d’origine ha influenzato tutta questa amministrazione: l’accordo sottobanco tra le segreterie Udc e Pdl dopo il primo turno. Se l’Udc avesse applicato la dottrina di Weber (presentandosi trasparentemente e chiaramente di fianco ai simboli Pdl e Lega sulla scheda elettorale) adesso probabilmente non staremmo qui a parlarne perché l’opposizione potrebbe già avvalersi di 12 voti contrari a questo passaggio di deleghe e avrebbe già firmato in blocco le dimissioni dal consiglio comunale”.
Secondo Gonnella, seppure sono stati trovati i numeri per andare avanti, la maggioranza pecca di credibilità, operosità ed efficienza. E giù a elencare la “privatizzazione coatta” del centro sportivo, il consumo del territorio, la mancata realizzazione di opere come la nuova biblioteca. “ L’unico atto che dimostrerebbe senso di responsabilità e rispetto dell’istituzione che il sindaco rappresenta è quello di andare alle urne e rimettere il mandato agli elettori”. Per questo Gonnella ha annunciato per i prossimi giorni la firma di una mozione di sfiducia con contestuale dimissione dal consiglio comunale dei nove consiglieri della minoranza.
Un feroce attacco all’Udc è partito anche dal capogruppo della Lega Nord Bortolotti, che rivolto alla maggioranza ha detto: “Il provvedimento che oggi portate in consiglio, recita espressamente: “Il vicesindaco potrà svolgere di fatto e di diritto tutte le funzioni attribuite dalla legge alla figura del sindaco”. Signori la maggioranza votata dai cittadini non esiste più per l’uscita della Lega. L’avete sostituita lo scorso consiglio con la minoranza Udc. Oggi andate oltre ogni limite e sostituite il sindaco votato dai cittadini con il candidato bocciato e non voluto espressamente dai cittadini. Poi toccherà agli assessori. C’è chi ci accusa di essere scappati dalla maggioranza… ma voi non avete voluto ascoltare tutte le nostre richieste di trasparenza”. E rivolto alla presidente del consiglio Ipolita Papagno: “Presidente da noi non si chiede ai cittadini di esprimere una preferenza per una poltrona. Da noi si chiede di votare per la lista, per dei valori che sono di trasparenza e onestà. E noi siamo scesi dalla barca in quanto a voi la rotta della trasparenza e del rispetto dei cittadini non interessava. Ci avete scritto che siamo imbarazzanti. E’ imbarazzante leggere che per voi il commissario prefettizio è una sorta di malattia da evitare come la peste. E’ stato imbarazzante l’adozione del piano integrato che interessa la famiglia Perferi. Sarà imbarazzante la distribuzione delle deleghe degli assessori, come moneta di scambio per la nuova coalizione. Sarà per voi imbarazzante il momento in cui la vicenda del centro sportivo vi porterà alla rovinosa e definitiva caduta”.
“Non è mia intenzione entrare nel merito delle vicende personali di Gianluigi Fornaro anche se penso che a questo punto sarebbero opportune le sue dimissioni – ha chiosato Delmonte – ma vorrei far riflettere chi parla di responsabilità come sia venuta meno una loro fondamentale prerogativa, che è il controllo . Perché i reati non sono stati inventati. Il centro sportivo è disastrato sul serio. Lo sperpero di denaro pubblico è sotto gli occhi di tutti . E’ inutile nascondersi. Il futuro politico è compromesso e non c’è altra strada che un ritorno alle urne”.
Ombretta T. Rinieri
‘Il Notiziario’ – 21 ottobre 2011 – pag. 71