Il Sociologo Bonomi al convegno della Cgil di Cremona
8 Ottobre 2011 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Analisi/Opinioni, Cronaca, Lavoro, Politica, Sindacale |
CREMONA – Intervento del sociologo Aldo Bonomi di Aaster al convegno della Cgil di Cremona del 28 settembre scorso sulle nuove sfide che attendono i sindacati in tema di politiche sociali : contrattazione sociale territoriale delle condizioni di vita e di lavoro delle persone e delle famiglie. Il convegno è stato aperto da Mimmo Palmieri, segretario generale Cgil Cremona e da Donata Bertoletti, segretaria Cgil Cremona. Sono poi intervenuti: Franca Olivetti Manoukian psicosociologa, formatrice e consulente, Studio APS Milano: Luigi Amore, Assessore ai Servizi sociali del comune di Cremona; Aldo Bonomi, sociologo, fondatore e direttore dell’Istituto di ricerca Aaster e consulente del Cnel; Sergio Veneziani, segretario regionale Lombardia Auser Giampietro Martinelli Direttore sociale dell’Asl di Cremona; Monica Manfredini ,segretaria Cisl Cremona.
Cinque le domande fondamentali su cui hanno ruotato gli interventi:
1.)E’ possibile, di fronte alla crisi economica, rispondere costruendo un sistema coerente di interventi che vada oltre il mero supporto economico alle difficoltà, dalla ricerca del lavoro alla riqualificazione, alla ristrutturazione delle proprie reti dopo la perdita del lavoro ,ri-componendo gli interventi contro la parcellizzazione?
2.)E’ possibile intercettare i disagi,le criticità inerenti diritti e le relazioni, nei luoghi di lavoro e nell’ambito sociale ,per trasformarli in rivendicazioni con l’obiettivo di aumentare il benessere individuale e sociale in ogni ambito?
3.)Sono le persone, con le loro idee,il loro lavoro,le loro azioni sociali,il vero motore di un possibile sviluppo del territorio. Come costruire una piattaforma sociale territoriale che tenga in connessione la contrattazione aziendale,quella sociale e quella territoriale, mantenendo al primo posto l’attenzione alla valorizzazione delle persone?
4.)Quale ruolo e quali impegni deve assumere il sindacato confederale?
5.)Quale cultura nuova deve costruire per raccogliere la sfida?