Centro sportivo: consegnate al sindaco 420 firme per chiedere che lo sport rimanga ‘Sociale’
24 Maggio 2011 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Centro sportivo Arese, Inchieste, Locale, Politica |
ARESE – Quattro amici al bar dopo una partita di calcetto e la voglia di far continuare a giocare i propri bambini negli sport di squadra al centro sportivo “Davide Ancillotto”. Così è nato il Comitato spontaneo genitori di Arese che nel giro di un mese ha raccolto settecento firme con l’obiettivo che in viale Resegone venga data un’offerta sportiva che non costringa i cittadini ad andare altrove. “Lunedì scorso abbiamo consegnato la nostra petizione al sindaco Fornaro – ha detto il giorno successivo in conferenza stampa il portavoce del Comitato, l’avvocato Luigi Muratori – e devo dire che il primo cittadino è stato con noi molto disponibile dedicandoci oltre due ore del suo tempo. Per questo abbiamo deciso di partecipare all’avviso pubblico per entrare nel consiglio d’indirizzo della Facs, La Fondazione Arese cultura e sport che gestisce gli impianti del “Davide Ancillotto” per conto del Comune”.
Ai primi di giugno è infatti decaduto il consiglio d’indirizzo di Facs per mancanza di numero legale. Dopo le dimissioni dei consiglieri Armando Calaminici e Goffredo Scortecci in quota Pd (vedi “Il Notiziario dell’8 aprile 2011”) , “per la privatizzazione di fatto del Centro” avvenute già due mesi fa, si è dimesso anche il consigliere Antonio Censi della Lega Nord, che nell’ultima seduta del Cdi ha votato contro al contratto ricognitivo portato dal presidente di Facs Poliani per la regolamentazione dei rapporti tra Fondazione e Intese: mancava l’allegato di rendicontazione di quanto realizzato nel centro sportivo da Intese dallo scorso anno a oggi. “Spesso il Cdi – ha chiarito l’assessore leghista allo sport Andrea Bartolini, raggiunto al telefono dal nostro giornale – è stato scavalcato in diverse decisioni. L’ultima in ordine di tempo è stato l’affidamento del bar alla società Arese Sport. Un’altra decisione sulla quale non siamo d’accordo riguarda il fatto che Intese gestisca l’affidamento degli spazi alle associazioni e società sportive (in quanto è in Facs come socio speciale) e allo stesso tempo il suo procuratore Chiappini sia socio di tre società sportive che affittano gli spazi per erogare servizi sportivi al “Davide Ancillotto”. La Lega ci intravvede un conflitto d’interessi, in quanto il controllore non può essere anche il controllato”.
Tornando ai genitori, i candidati del Csga per il Cdi di Facs sono oltre allo stesso Muratori, Antonio Duva (responsabile commerciale e marketing di una grande azienda), Damiano Misuri (contabile in un’assicurazione) e Simone Lucchini (bancario esperto negli immobiliari e negli appalti). Sulle cinque poltrone più una del Cdi siedono normalmente consiglieri di nomina politica per questo Muratori lancia una sfida: “Fuori lo spoil systems dalla Facs in modo che possa contare di più l’utenza. Per questo chiediamo al sindaco Fornaro che accetti in blocco le nostre candidature, in quanto abbiamo anche le competenze necessarie. Nel nostro incontro Fornaro ci ha illustrato unato è accaduto prima del 2005 e successivamente dopo il 2005 con la nascita della Fondazione. Ma noi non possiamo giudicare torti e ragioni senza conoscere convenzioni e bilanci. Gioco forza il nostro obiettivo è partecipare in Facs per cercare di ridirezionarne la gestione in una logica più sociale, perché a noi interessa che il servizio fatto ai cittadini abbia un prezzo accettabile a tutti e che sia adeguato alle somme corrisposte. Certo che se non è accettabile, se ci sono costi, debiti e interessi economici è chiaro che il cittadino comune si domanda: ”.
Muratori interpreta la parolina “sport sociale” in senso ampio, legato alla socialità di tutti i cittadini di Arese e non (per cui per esempio non comprende la differenza attualmente esistente di tariffe tra residenti e non residenti nell’affitto degli spazi), mentre invece in consiglio comunale la posizione della maggioranza di centrodestra lega il concetto al reddito e al fatto che il centro sportivo si deve ripagare i costi di manutenzione ordinaria e straordinaria il più possibile. Su questo campo Amministrazione comunale e Csga si dovranno giocoforza confrontare.
Ombretta T. Rinieri
‘Il Notiziario’ – 24 giugno 2011 – pag. 64
(v.di anche: ‘Parla Chiappini: ‘Ancora aspetti da chiarire tra Fondazione e precedente gestore, il Ccsa’ di Enrico Borroni, stesso numero