La ‘salomonica astensione’ della Lega Nord di Arese
23 Ottobre 2010 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Area Metropolitana, centro commerciale Arese, Commercio, ex Alfa Romeo, Inchieste, Locale, Politica |
Che però ipoteca il futuro
ARESE – Secondo indiscrezioni non confermate ufficialmente, sembra che la Lega Nord avesse indicazione direttamente da Umberto Bossi di astenersi. E, a parte Rho, dove i lumbard si sono fatti portavoce delle istanze dei commercianti locali, ad Arese e a Lainate i consiglieri padani si sono attenuti alle direttive del capo. La strategia leghista è stata volta a salvare capra e cavoli: il rapporto con l’alleato di maggioranza Pdl e la “coerenza “ della politica territoriale della Lega contro i centri commerciali.
Ad Arese, il capogruppo Carlo Delmonte ha così tenuto un discorso in equilibrio sulle uova per far trasparire ciò che avrebbe voluto dire senza dirlo. “Io non mi addentro nel merito delle questioni e degli interventi dell’area ex Alfa – ha detto – perché la Lega Nord, sapendo del la notevole importanza per il futuro del nostro territorio dell’accordo di programma, ci ha fornito alcune indicazioni per la scelta di conferma o dissenso. Le indicazioni non sono imposizioni. Per questo nelle amministrazioni comunali coinvolte potranno emergere, con ogni probabilità, posizioni diverse. D’altra parte sono diverse le ricadute e i coinvolgimenti di questo intervento urbanistico”.
Ma nel quadro del commissariamento della sezione della sua città, Delmonte ha dovuto ammettere che le posizioni diverse all’interno della Lega Nord sull’accordo di programma non divergono solamente tra comune e comune, ma anche fra gli esponenti leghisti della stessa sezione aresina. “Il nostro movimento – ha infatti proseguito – ha espresso posizioni controverse. Da una parte c’è un intervento che potrebbe entro pochissimi anni riqualificare quell’area e che porterebbe indubbi vantaggi occupazionali, culturali ed economici alla nostra gente oltre a un miglioramento della situazione finanziaria delle casse comunali grazie ai proventi derivanti dagli oneri. Sull’altro piatto della bilancia, senza arrivare agli isterismi di un puro idealismo integralista, da sempre noi dichiariamo l’attenzione per le nostre strutture di vendita. Emerge un’amara considerazione, e cioè l’impossibilità di trovare in un’area di 2 milioni di metri quadrati alternative a questo tipo di insediamento”.
Delmonte ha quindi annunciato la “salomonica” astensione del gruppo. “Siamo consapevoli – ha motivato – che il nostro voto comporterà la sicura approvazione della ratifica dell’accordo di programma sottoscritto il 14 settembre dal nostro sindaco e che con la nostra decisione non ci sottraiamo ad alcuna responsabilità di essere in un qualche modo partecipi alla scelta positiva. Però occorre dare un significato al voto. L’astensione ci pone in una posizione di particolare attenzione in merito al progetto , non accettando il tutto senza condizioni . Il nostro impegno futuro darà concretezza all’adp, in particolare a quanto è stato omesso o stralciato. A partire dalla viabilità. Moltiplicheremo gli sforzi per la realizzazione di un sistema di trasporto pubblico e faremo la nostra parte per creare le condizioni affinché le amministrazioni si impegnino nell’occupazione, nel commercio,nello sviluppo tecnologico e ambientale”.
La Lega Nord si è dunque astenuta ad Arese, ma ha ipotecato il futuro: “Approfondiremo l’inquietante assenza del comune di Garbagnate dal tavolo delle trattative – ha fatto sapere Delmonte in chiusura della dichiarazione di voto – in quanto siamo a conoscenza di un percorso autonomo di quella amministrazione. Per noi questa è una lacuna da colmare. Il 60% dell’area appartiene ai comuni limitrofi, ma le ricadute sono al 100% sul territorio di Arese. E’ fondamentale che ci si batta per ottenere un piano di interventi che armonizzi le soluzioni per essere sostenibile. Il quartiere dovrà svilupparsi con la compartecipazione di tutti e quanti i comuni. La sinistra rifletta e non si infili in situazioni che in futuro potrebbero rivelerai senza via d’uscita”.
Ombretta T. Rinieri
(continua)