L’iter dell’Adp 2010 prosegue a strom battuto, a dispetto della nascita di Comitati contro il centro commerciale e la tangenziale
21 Ottobre 2010 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Area Metropolitana, Bianca, centro commerciale Arese, Commercio, Cronaca, Edilizia, ex Alfa Romeo, Expo, Inchieste, Infrastrutture, Territorio, Viabillità |
ARESE – A novembre 2009 viene depositata l’ipotesi progettuale licenziata dalla segreteria tecnica e dal comitato politico-imprenditoriale. Parallelamente vengono depositate anche le due valutazioni ambientali strategiche dell’area. Nei sessanta giorni previsti dopo la pubblicazione del progetto pervengono 52 osservazioni e due pareri da parte della Provincia di Milano. A seguire la segreteria tecnica ha elaborato le proposte di controdeduzione, mentre la Regione Lombardia ha emesso il provvedimento di approvazione della Vasi. Il 14 settembre 2010 i sindaci Fornaro, Zucchetti e Landonio per i comuni rispettivamente di Arese, Rho e Lainate, i presidente della Provincia Podestà e della Regione Formigoni insieme con i rappresentanti delle società hanno firmato al Pirellone l’Adp e infine la giunta regionale ha approvato il documento.
Dopo la pubblicazione e prima dell’approvazione dell’ipotesi di accordo è stata depositata la domanda di autorizzazione commerciale, secondo quanto previsto dalla Legge regionale 14 in materia di grandi strutture di vendita. Contestualmente alla domanda è stato proposto il progetto definitivo a carico dell’operatore. Il 2 luglio 2010 la Conferenza dei servizi commerciali ha dato parere favorevole al centro commerciale, riducendone la superficie netta di vendita richiesta dall’operatore da 55mila a 45mila mq. In contropartita dovranno essere realizzate con i fondi dei privati del centro commerciale una serie di infrastrutture viarie (cui si aggiungono quelle per l’Expo 2015), erogato il fondo di sostegno al commercio ecc. ecc. Fra le altre opere previste nell’Adp oltre a centro commerciale e case, vi sarebbe la realizzazione di un grosso parco finanziato con i soldi europei, la de naturalizzazione del canale artificiale del Lura rendendo gli argini rispondenti alle normative Ue e il rafforzamento dei corridoi ecologici soprattutto in prossimità della struttura di vendita.
Nella sua esposizione tecnica, Sergio Milani ha anche affrontato a tarda notte la questione della tangenzialina tra Arese e Terrazzano contro la quale è nato nell’autunno 2009 il Comitato Difendiamo Arese, ora allargato al Coordinamento territoriale “Un altro Accordo è possibile”. “Nell’ambito della procedura di Via – ha detto il tecnico comunale aresino – sono state fatte una serie di ipotesi progettuali che prevedono la modifica del tracciato originario avvicinandolo il più possibile all’autostrada, tenendo anche conto della quinta corsia, in modo che non vada ad accostarsi minimamente verso gli edifici ma mantenga l’attuale sedime lungo il quale verranno realizzate delle barriere acustiche. In pratica non ci sarà un metro quadro di esproprio perché il tracciato partirà dall’attuale sedime stradale per collegarsi con Passirana e Arese mantenendo la distanza attuale degli edifici. Il tracciato lungo l’autostrada, invece, è stato avvicinato il più possibile all’autostrada. E’ stato eliminato il peduncolo tra la viabilità aresina e quella esterna ed eliminate le interferenze con le proprietà private. Un sistema di rotatorie eliminerà gli impianti semaforici tra Garbagnate fino alla Fiera e all’Expo”.
Nel protocollo d’intesa allegato all’Adp vi sono i dettagli relativi al parcheggio Expo, al coordinamento e alla programmazione sui tempi di realizzazione alla conferma dei finanziamenti pubblici sulla viabilità alla conferma delle risorse date per il commercio e alla loro gestione fino agli impegni occupazionali presi dai privati.
Entro un anno dall’approvazione dell’Adp andavano definiti i progetti esecutivi e approvate le relative varianti urbanistiche, il patto integrativo con Garbagnate e la questione del trasporto pubblico.
Ombretta T. Rinieri
(continua)
vedi anche: Vas