‘Non sono buono per tutte le stagioni’
28 Settembre 2010 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Centro sportivo Arese, Inchieste, Locale, Politica |
L’ex assessore Livio Braga spiega i motivi per i quali si é dimesso da assessore
ARESE – “Non sono un yes man e non sono attaccato alla poltrona”. L’ex assessore alla pubblica istruzione, cultura, politiche giovanili e biblioteca Livio Braga della Lega Nord, mette i puntini sulle i e precisa al nostro giornale le ragioni delle proprie dimissioni dopo le speculazioni circolate in città sulla sua salute insieme con le voci indiscriminate sul territorio volte ad attribuirgli sospetti di “riciclaggio di denaro sporco” sulla società In.Te.Se (partecipata dalla famiglia del sindaco di Garbagnate Milanese Leonardo Marone), che dal 1° agosto scorso si è aggiudicata la gestione delle attività sportive al centro “Davide Ancillotto”, estromettendo in parte la storica associazione Ccsa.
“Smentisco categoricamente problemi di salute. Grazie a Dio godo di ottima salute. Le persone che hanno divulgato notizie totalmente false e inesistenti ma gravemente lesive della mia privacy (il cuore sta bene e non sto facendo cure chemioterapiche) sono soltanto dei gran bugiardi non hanno la minima umanità. Confondono la politica nobile con la lotta sistematica agli avversari e alleati (quando sono scomodi), utilizzando come una clava notizie inventate di sana pianta per gettare discredito ed aggredirli nella loro immagine personale e politica”. Le ragioni dell’ex assessore Livio Braga, sono sì personali e legate a In.Te.Se, ma anche a un ripensamento sulla propria appartenenza alla Lega.
I motivi personali e di coscienza. Afferma Braga:”L’incarico era molto impegnativo e gravoso. Svolgevo una gran mole di lavoro senza poter incidere nelle decisioni. Nella Lega ero solo e nessuno mai mi ha dato una mano. Mi sentivo inutile. Dovevo trascurare completamente il mio lavoro ed era divenuto difficile conciliare le due cose. Allora ho preferito la famiglia e ho lasciato la poltrona”.
Progetto Fondazione Cultura Arese e Sport per la designazione di un partecipante. “Il 21 agosto scorso – racconta Braga – ho precisato ai colleghi di Giunta che la mia posizione riguardava non la presa d’atto ma la delibera con l’immediata eseguibilità. Insomma mi era parso, alla fine di una circostanziata discussione, che fosse prevalsa la tesi di una mera presa d’atto di un progetto di massima i cui i termini, capitolati e particolari sarebbero stati portati , in un secondo tempo, alla nostra conoscenza in modo adeguato ed esauriente per l’eventuale sua delibera. Si trattava di decidere in cinque minuti di un progetto importante, di cui mancava perfino un atto preliminari, che non era nemmeno sottoscritto dalle parti. Nella sostanza non erano noti gli sviluppi futuri e le ricadute a carico dell’Amministrazione Comunale. Pertanto, pur non essendo contrario in linea generale alla soluzione con la presenza di un partner privato, chiedevo una pausa di riflessione per approfondire l’argomento, non per respingerlo. Sarei stato favorevole purché mantenesse prezzi calmierati per i residenti e standard qualitativi adeguati ero favorevole”.
Braga parla di una gran fretta e, nel pieno del periodo estivo, poco comprensibile. “Come ad altri – dice – mi é sembrato una forzatura, un ‘ fatto compiuto ‘ difficilmente modificabile visto che l’accordo definitivo sarebbe stato firmato entro il 31 dicembre 2010 un lasso di tempo, troppo lungo per poter poi essere dovutamente migliorato”.
Tuttavia l’ex assessore spiega di non essere stato contro alla società designata, ma di essere stato critico sulle modalità con la quale è stata scelta: “Sarebbe stato meglio indire un vero bando ufficiale pubblico e non la semplice “manifestazione d’interesse” come invece avvenuto ai primi di luglio, perché ciò ha prodotto la mancata partecipazione di più società, anche piccole e medie, e violato il principio della libera concorrenza e del mercato. La concorrenza fa bene al mercato e alle imprese stesse. Ma fa ancora meglio al consumatore. Stimola la competizione qualità/prezzo che è l’ essenza della nostra economia di mercato. Il Pdl e la Lega Nord sono strenui difensori dell’economia di mercato! Ero per la responsabilità e la trasparenza, perché la politica non deve interferire nel mondo delle imprese scegliendo direttamente l’impresa appaltatrice altrimenti turba il mercato della libera concorrenza ed altera il meccanismo di selezione. Sarebbe curioso che una maggioranza di centro-destra non tenesse in considerazione questi aspetti essenziali della concorrenza”.
Sui rapporti Fondazione-Ccsa afferma: “Sul disavanzo della Fondazione un punto che mi differenzia dalla posizione sia dell’ opposizione che, purtroppo, anche dalla maggioranza, é l’ammontare del disavanzo, le sue cause e, appunto, le eventuali responsabilità personali . Sarebbe stato auspicabile cercare le responsabilità e non percorrere la strada dell’impunità. La legalità è una dei cavalli di battaglia del governo centrale formato da Pdl e Lega Nord!”. Braga si differenzia anche per quanto attiene la storica associazione polisportiva: “Sono contrario a svuotare di fatto il potere del Ccsa da tutte le attività più lucrative cedendole ad altre società che del resto non sono accreditate presso il Coni e quindi non abilitate al tesseramento di atleti in varie discipline. Il volontariato nel territorio va conservato razionalizzando il servizio con la presenza anche dei privati, ma senza depotenziarlo. La Lega Nord è sempre stata a favore del volontariato esistente sul territorio. E’ un patrimonio che andava tutelato con il consenso degli organi Direttivi del Ccsa”.
Infine Braga non ha peli sulla lingua nemmeno verso il suo partito, che ha commissariato la sezione aresina: “Ho sessant’anni e abito ad Arese da trenta. Non ho bisogno di qualcuno da fuori del territorio che mi venga a dire che cosa bisogna fare qui. Il Commissariamento del Movimento é stato un grave errore. Del resto nella sua conduzione il Commissario Bartolini non è stato equilibrato ed imparziale ma si è schierato subito con una parte, tralasciando i rappresentanti istituzionali eletti dal popolo. Si tratta di una persona nominata e designata che non ha un radicamento nella realtà aresina e che non conosce le esigenze del territorio. Ora abbiamo un’altro Commissario ! In definitiva la Lega di Arese è retta da persone estranee al suffragio popolare. Con Commissari e Generali non si dirige un Movimento come la Lega Nord che ha nella democrazia e nella rappresentatività l’essenza dei suoi valori fondanti. La Lega Nord di Arese, mi pare, che in questo caso, abbia tradito i suoi valori principali: la difesa del territorio, il suo radicamento alle realtà locali, la rappresentatività e la democrazia diretta. Questo sradicamento si evince anche con la presenza di Assessori non appartenenti al territorio perché non eletti o designati dai Militanti della sezione i quali sono gli unici veri rappresentanti delle istanze che arrivano del territorio” .
Ombretta T. Rinieri