‘Troppi schiamazzi intorno al Ccsa’
20 Settembre 2010 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Centro sportivo Arese, Inchieste |
(Flashback Ccsa – ‘La Pealpina’ – 11 luglio 2004 – pag. 16)
ARESE – Da quasi quattro anni con alterne vicende si confrontano in via Tobagi, una stradina a fondo chiuso da cui si accede da Piazza dello Sport, due esigenze contrapposte: quella dei residenti del condominio “Sporting”, che chiedono la fine di schiamazzi e maleducazione e negli orari del riposo, e quella dei giovani sportivi del Ccsa, che accedono agli spogliatoi e ai campi di calcio da un’entrata secondaria. Perno della discordia, cancello e cancelletto al termine della via.
Per gran parte dell’anno il fondo della viuzza è meta di genitori che portano i bambini agli allenamenti e che, stando ai residenti, stazionano con le macchine per ore (dove esiste un divieto di sosta) impedendo loro di accedere al passo carraio delle abitazioni, mentre lo stesso luogo è anche un punto di ritrovo di molti giovani, che finiscono per aggregarsi anche fino a notte fonda parlando ad alta voce.
Nelle case ci sono bambini piccoli che alle 23,00 hanno diritto di dormire e di non essere svegliati di soprassalto. I giovani, dal canto loro, minimizzano e spiegano di limitarsi a passare di lì per andare al Ccsa e al parco pubblico, ammettendo anche di aver “scavalcato” il cancelletto trovato chiuso. Stando ad alcuni abitanti dello “Sporting” non sono mancati i dispetti, come lattine e cartacce buttate oltre la recinzione o una pallina da tennis fatta rimbalzare più volte contro il muro delle case.
La vicenda si è alimentata grazie a una fitta corrispondenza tra i residenti e l’Amministrazione comunale, e a una mozione del consigliere diessino Aldo Morandi culminata, nel luglio 2003, in una deliberazione del Consiglio Comunale che chiedeva al sindaco e alla giunta di far aumentare la vigilanza al fine di prevenire gli “Assembramenti rumorosi” di disturbo della quiete pubblica, di consentire l’accesso del cancello al termine di via Tobagi soltanto con funzione di emergenza per i mezzi di soccorso. Consentendo l’entrata al Ccsa soltanto0 da via Resegone, da Piazza dello Sport e da via Monviso. Cionostante i problemi sono persistiti, tanto che il 26 aprile scorso il consigliere Morandi presentava un’interrogazione scritta cui il sindaco Perferi e l’assessore alla vigilanza Fornaro hanno risposto, affermando di aver invitato il Ccsa a far rispettare tempi e modalità di quell’ingresso secondario: cancello grande aperto solo in occasione di eventi sportivi con pubblico pagante (perché pubbloico e atleti devono accedere da entrate diverse); cancelletto aperto condizionatamente dalle 17 alle 20.30 in occasione degli allenamenti della sezione calcio (anche perché i loro genitori avevano presentato una petizione per non far chiudere quell’entrata, ritenendo le altre troppo lontane dagli spogliatoi). Prima e dopo tali orari “il cancelletto deve rimanere chiuso”. Perferi informava di aver fatto aumentare la vigilanza e di aver fatto installare una telecamera che da Piazza dello Sport riprende tutta via Tobagi. Niente. I problemi sono rimasti. Tanto che un medico chirurgo residente , fra i più attivi nel denunciare la questione, il 25 giugno scorso ha inviato al sito del sindaco una lettera con tanto di sequenza di foto, che riprendevano i cancelli aperti spiegando di essere stato impossibilitato a riposare fino a notte fonda perché in tempi di Campionati Europei i frequentatori andavano al Ccsa a seguire le partite, intrattenendosi a commentarle. Il sindaco è intervenuto imponendo la chiusura degli accessi in via Tobagi (ora ben serrati) e minaccia provvedimenti amministrativi in caso di altre violazioni.
Ombretta T. Rinieri