A settembre lavori sui loculi ‘maledetti’
20 Luglio 2010 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Bianca, Cronaca |
ARESE – Scandalo cimitero. Qualcosa si muove a livello tecnico-politico. La patata bollente, che dura da sei anni, gestita nel tempo dall’ex assessore e attuale vice sindaco Carlo Giudici, è arrivata sul tavolo del sindaco Gianluigi Fornaro, in carica da un anno, che a sua detta ha deciso di porvi rimedio al più presto. A tal fine ha da tempo affidato la questione all’assessore all’edilizia pubblica Salvatore Crisafulli, il quale ha bloccato il progetto della terna degli esperti Barbera-Bagnara-Andreani, già incaricata dall’ex sindaco Gino Perferi, ritenendolo inidoneo per una serie di ragioni.
“Attualmente i loculi costruiti a tunnel – spiega Crisafulli – lavorano in fase anaerobica, cioé in assenza di ossigeno e la struttura in cemento armato che li contiene disposta da est a ovest, è soggetta a stress termico con l’innalzamento delle temperature esterne. Il riscaldamento accelera la decomposizione delle salme producendo un’abbondante percolato. Il liquido cadaverico per un processo chimico naturale si trasforma in gas, il quale, a sua volta, non trovando sfogo provoca lo scoppio delle casse dei defunti all’interno dei loculi con fuoriuscita attraverso le intercapedini del percolato e di gas. Perciò la prima operazione da compiere è ristabilire il microclima corretto all’interno della struttura attraverso l’innalzamento del soffitto dei due tunnel, l’eliminazione delle velette e l’abbattimento completo della parete a Ovest in modo da aerare il più possibile i loculi, abbassare la temperatura, diminuire la produzione del percolato e favorire la sua eliminazione. I lavori partiranno già a settembre”.
A detto dell’assessore, la terna aveva invece proposto un progetto anaerobico basato su una canalizzazione per convogliare i gas all’esterno depurati dagli odori attraverso un sistema di filtri ai carboni attivi. “E’ una soluzione – asserisce Crisafulli – soggetta però a una periodica manutenzione per la sostituzione dei filtri che dopo un po’ si intasano. Aggiungiamo che per effettuare le manutenzioni tuni, tubicini e tubetti dovrebbero essere realizzati esternamente costeggiando i loculi con un brutto effetto estetico e senza la garanzia dell’eliminazione dei miasmi perché le canaline vanno a lavorare solo sul gas e non sul percolato”. Il cui problema sarebbe risolvibile con un prodotto in polvere batterico enzimatico brevettato dalla società Argema di Ferrara, in grado di neutralizzare, assorbendoli e deodorizzandoli, i liquidi cadaverici. Oltre al miglioramento del microclima, Crisafulli ha quindi disposto l’apertura di tutti i loculi, il lavaggio e la disinfezione con prodotti specifici della struttura, l’inserimento in ciascun loculo di vasche sottocasse raccogli percolato (fino a 50 litri) cosparse di questo prodotto (le bare saranno quindi sollevate dalla pavimentazione di cemento). Ricomposizione e chiusura nuovamente della struttura. Il sistema sarà adottato in via definitiva anche per le successive tumulazioni. Costo dell’operazione tra gli 80 e i 100mila euro a carico dell’Amministrazione comunale.
Ombretta T. Rinieri
da ‘Prealpina’ – domenica 18 luglio 2010 – pag. 22