Arte come cultura…riflessioni sul corpo e la mente
9 Maggio 2010 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Arte, Cultura, Eventi |
ARLUNO – (o.t.r.) – Si apre oggi ad Arluno presso la Galleria d’Arte “Il Bagolaro” (via Rosmini 10) la mostra personale dell’artista aresina Francesca Magro “Il corpo e la carne”.
L’artista ha colto con la sua sensibilità le manipolazioni estetica e genetica cui il corpo è sottoposto nel nuovo millennio. Frammentato, sezionato, scomposto, fatto a brandelli, sfregiato, ridotto a manichino, integrato con ogni genere di protesi Magro intravvede scenari inquietanti della bioingegneria e denuncia attraverso la sua opera gli esiti di un corpo biopolitico su cui pare uniformarsi l’intero sistema sociale.
“In questi lavori in cui il corpo diventa cosa – si legge nella presentazione della mostra curata dallo Spazio Tadini di Milano che ha altresì dedicato a Francesca Magro una monografia all’interno della propria collana “Pagine di Pittura e Scrittura” – la carne perde ogni passione, gli organi sono sostituiti, lo sguardo si spegne, l’anima è irrimediabilmente fuggita altrove: ormai irritrovabile in un corpo sacrificato al trionfo dello scientismo”.
Mentre lo psicanalista e saggista Giancarlo Ricci considera: “Il lavoro di Magro è sulla soggettività portata alle sue più estreme conseguenze. Quasi a suggerire l’ipotesi che la materia sia una materia pensante, ossia che anche la carne staccata dal corpo, ritenuta resto inorganico, possa pulsare ancora di vita organica. Inquietante”.
L’artista giunge al corpo dopo una lunga riflessione sul concepimento e sul microcosmo, sulle cellule e la loro manipolazione fino a farle diventare organi e poi corpi.
La mostra sarà aperta fino al 30 maggio prossimo. Da martedì a domenica dalle ore 16 alle 19.