Da Roma ad Arese: si rimescolano le carte nel centrodestra
17 Aprile 2010 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Analisi/Opinioni, Area Metropolitana, ex Alfa Romeo, Locale, Nazionale, Politica |
ROMA- MILANO – ARESE – Dopo le elezioni regionali si rimescolano le carte nel centrodestra. Il presidente della Camera Gianfranco Fini ha capito che l’avanzata lungo lo stivale della Lega Nord sta erodendo l’elettorato dell’ex An e prima che sia troppo tardi sta cercando di fare marcia indietro dal Pdl lanciando l’idea dei gruppi autonomi. Il Meridione non è interessato al federalismo fiscale e ora che il pressing della Lega diventerà incalzante, il traghettatore della destra deve tornare a rappresentare il suo elettorato di riferimento. Non può più permettersi di restare alla finestra a guardare il balletto tra Silvio Berlusconi e Umberto Bossi sulle riforme istituzionali, rischiando che le richieste del Lumbard conquistino il primato nell’agenda parlamentare. Perciò Fini in queste ore sta richiamando il Pdl alla coesione sociale dell’intero paese.
Quanto succede a Roma avrà riflessi anche sul territorio in provincia di Milano, dove sul fronte delle alleanze si giocano le partite Expo 2015 e la ratifica nei consigli comunali di Arese, Rho, Garbagnate e Lainate del nuovo Accordo di Programma sull’ex Alfa Romeo, con centro commerciale e tangenzialina incorporate.
Intanto ad Arese, occhi puntati sulla Lega Nord. Dal dicembre scorso la sezione “Marco Pessina” è commissariata. La decisione è stata presa dai vertici del partito a causa dell’incompatibilità di Carlo Delmonte a ricoprire la doppia veste di capogruppo in consiglio comunale e di segretario della sezione e dell‘impossibilità di trovare all’interno della sezione stessa un nuovo segretario a causa della forte frattura creatasi all’interno dei leghisti aresini durante la campagna elettorale delle amministrative, allorquando al partito fu imposto dall’alto di salire sul carro del Pdl per la corsa delle amministrative già al primo turno elettorale.
Spaccati in due, una parte decise di non allinearsi al mandato ricevuto e pur restando fedele al partito si chiamò fuori dalle liste; una parte capitolò e oggi siede in consiglio comunale fra gli scranni della maggioranza ed esprime due assessori: Livio Braga alla cultura e all’istruzione e Patrizia Toniatti ai servizi sociali. Le cui azioni all’interno dell’amministrazione sono però spesso oggetto di interrogazioni in consiglio comunale da parte del Pd.
Il commissario Andrea Bartolini, che ha preso le redini della sezione, sta ora cercando di ricomporre la frattura. Il compito parrebbe facilitato dal sindaco Gianluigi Fornaro, che in questi mesi di mandato sembra abbia convinto con i suoi comportamenti anche l’anima più critica della Lega.
Ritenuto inizialmente da tutti gli osservatori un candidato debole, inesperto e facilmente influenzabile dalla vecchia compagine politica, Fornaro si è dimostrato tutt’altro. A sorpresa si è tenuto strette le deleghe sui tavoli sovracomunali per l’Accordo di Programma dell’ex Alfa Romeo e ne ha corretto il tiro su alcune questioni. Sta colloquiando con i cittadini del Comitato Difendiamo Arese che lottano contro la tangenzialina tra l’A8 e il futuro centro commerciale. Ha bloccato la fidejussione per la realizzazione del centro natatorio che avrebbe esposto il comune alle pretese delle banche in caso di problemi dell’operatore. Ha fermato il brutto progetto della nuova biblioteca che aveva già fatto rizzare i capelli in piedi a tutti i detrattori della piazza Dalla Chiesa.
Per contro su Fornaro continuano a proiettarsi in città le ombre di speculazione edilizia sull’area Sud e su quella dell’ex Alfa Romeo, alimentati anche dall’ereditata mancata trasparenza su tutto l’Adp.
Bartolini è però ottimista: ‘ I miei contatti con il sindaco mi hanno convinto di trovarmi di fronte a una persona decisamente migliore di come me l’avevano descritta, mentre non sono poi tutte fondate le notizie che vuole fare questo o quello. Il pacchetto Adp ce lo siamo trovato tutti pre confezionato. Anche a livello regionale non è stato gestito dal nostro assessore ma nelle stanze ristrette del governatore”.
Sul centro commerciale la Lega è abbastanza critica e lo ha dimostrato a Rho votando insieme al Pd un documento contro. “In quel comune – afferma Bartolini – temiamo il tracollo economico dei negozianti senza averne un ritorno dato che Rho conta nell’Adp solo l’8% dell’area. Sul fronte delle alleanze sia in casa Lega che in quella Pdl vi sono delle prese di posizione spigolose che non si possono nascondere, per smussare le quali stiamo lavorando’.
Contro la ratifica dell’Adp spera anche il Comitato Difendiamo Arese, che nel riprendere i fatti di Rho e nel ricordare che Garbagnate ha approvato il ‘suo’ centro commerciale da 29mila mq, ha emesso un comunicato nel quale torna a sottolineare come il progetto Adp non porti vantaggi occupazionali, non sia strategicamente innovativo e presenti per il territorio “ricadute negative sia dal punto di vista ambientale che socio economico”.
Ombretta T. Rinieri