Rifiuti – va richiesto il rimborso dell’Iva sulla Tia
27 Marzo 2010 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Rifiuti |
ARESE – Con sentenza 238/2009 la Corte Costituzionale ha stabilito che la Tia non è una tariffa ma una tassa. Ne consegue che le società di gestione dei rifiuti solidi urbani hanno impropriamente applicato l’Iva sull’importo.
Stando ai sindacati, gli utenti avrebbero ora diritto al rimborso del 10% per i dieci anni retroattivi, mentre nel sito della ‘Federconsumatori’ si afferma che per bloccare l’Iva sulle prossime fatture gli utenti debbano chiederne il rimborso in quanto il procedimento d’interruzione, al contrario di quanto si potrebbe pensare, non è automatico. Sul sito dell’associazione vi sono tutte le modalità per il rientro delle somme, compresa la modulistica necessaria da inoltrare alle società del servizio e l’eventuale possibilità di appoggiarsi all’associazione stessa per far valere i propri diritti.
Secondo Federconsumatori sarebbero due milioni i cittadini lombardi residenti in circa duecento comuni che dal 1999 subiscono l’addebito improprio. Per quanto riguarda nello specifico Arese, il direttore di Gesem Zoccoli ha affermato in consiglio comunale durante la discussione sul piano economico finanziario della società di essere costretto a continuare ad addebitare agli utenti l’Iva pagata ai fornitori sul servizio. Il provvedimento, passato a maggioranza, non ha ottenuto il beneplacito della minoranza la quale, per bocca del capogruppo del Pd Giuseppe Augurusa, ha notato come l’operazione tenda ad aggirare la sentenza della Corte Costituzionale a svantaggio del cittadino consumatore. L’opposizione ha anche posto dei dubbi sul fatto che il servizio di riscossione della tassa sui rifiuti continui a essere esternalizzato.
Sempre in materia di rifiuti, la consigliera Toniolo ha recriminato sull’utilizzo nelle strade di Arese dei soffiatori per la pulizia delle strade e dei giardini, decisamente poco salubre rispetto alle macchine aspiratrici perché contribuisce a sollevare nell’aria le polveri sottili e i pollini, le prime cancerogene (a effetto non immediatamente avvertibile), i secondi allergizzanti (con danno immediato per gli asmatici). Il sistema dei soffiatori, inoltre, limitandosi a “spostare” da una parte all’altra lo sporco, se da una parte risulta veloce e poco faticoso per gli addetti, dall’altra non è certo urbanisticamente efficiente.
Ombretta T. Rinieri