Salute psichica, le associazioni annunciano ricorso al Tar contro delibera regionale
12 Giugno 2007 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Associazioni, Bianca, Cronaca, Politica, Sanitaria |
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MILANO – Le associazioni Asvap5 (aiuto malati psichici 5) e Medicina democratica hanno emesso un comunicato stampa in risposta a un lancio dell’Adnkronos dell’8 giugno scorso titolato: “Sanità: Regione Lombardia, rispettate le regole su piano salute mentale” con il quale si rende noto “vagamente” il ricorso al Tar da parte di alcune associazioni per l’annullamento di una delibera regionale riguardante i pazienti psichici.
Nel loro comunicato Medicina democratica e Asvap5 precisano quindi i motivi del ricorso al tribunale amministrativo regionale. “La delibera regionale – chiariscono – fissa criteri e tempi rigidi di riabilitazione per i pazienti affetti da malattia mentale, stabilendo che sopra i 50 anni essi non hanno più diritto alla riabilitazione intensiva e che sopra i 65 anni escono dal circuito della psichiatria, passando sotto quello del sistema socio assistenziale”.
Le associazioni contestano la delibera regionale sul piano scientifico e su quello giuridico. Sotto il primo aspetto rilevano che non si possono stabilire tempi precisi di cura e di riabilitazione di fronte a persone malate, poiché le variabili cliniche e sociali sono tante e diverse. Sul piano giudico richiamano gli articoli 32 della Costituzione e il 2 della legge 833/78 per i quali tutti hanno diritto alle cure, indipendentemente dalla causa, dalla fenomenologia e dalla durata della malattia.
Contro la delibera regionale sulla malattia psichica, oltre a medicina democratica e Asvap5, hanno fatto un proprio ricorso ad adiuvandum anche le associazioni Unasam e Urasam, che riuniscono molti famigliari dei malati psichiatrici.
O.T.R.